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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2014 alle ore 17:45.

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Gaza (Reuters)Gaza (Reuters)

Dopo la guerra d’estate fra Hamas e Israele, che a inizio luglio ha lanciato l’operazione Protective Edge, truppe di terra e raid aerei per distruggere i tunnel costruiti da Hamas, il movimento fondamentalista che controlla la Striscia dal 2007 e lancia razzi contro Israele servendosi anche dei tunnel, arriva il momento della ricostruzione. Il Qatar, stato vicino ad Hamas, ha promesso di contribuire con un miliardo di dollari alla ricostruzione della Striscia di Gaza. Si tratta dell'impegno più importante annunciato fino ad ora nella conferenza dei donatori in corso al Cairo, in Egitto.

Dagli Emirati arabi uniti arriveranno invece 200 milioni di dollari. Per il presidente palestinese Mahmoud Abbas, per ricostruire Gaza devastata dai 50 giorni di bombardamenti israeliani la scorsa estate, servono almeno quattro miliardi di dollari.

L'Unione Europea contribuirà con uno stanziamento di 450 milioni di euro, ha annunciato l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune europea, Catherine Ashton, alla conferenza internazionale dei donatori al Cairo, durante la quale ha ribadito che «l'unica soluzione duratura, nell'interesse di tutti, è politica, i nostri sforzi per Gaza avranno successo solo se collocati nel contesto più ampio del nostro sostegno alla Palestina e del nostro impegno per il processo di pace». L'Ue è il più grande donatore dei palestinesi: negli ultimi dieci anni da Bruxelles sono arrivati nella Striscia di Gaza oltre 1,3 miliardi euro.

Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha annunciato oggi che martedì farà una visita nella Striscia di Gaza. “Farò una visita martedì per ascoltare direttamente la gente di Gaza”, ha detto Ban in una conferenza stampa al Cairo.

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