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Questo articolo è stato pubblicato il 13 ottobre 2014 alle ore 18:22.
L'ultima modifica è del 13 ottobre 2014 alle ore 23:26.

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Le piogge torrenziali non hanno colpito solo Genova e la Liguria in questi giorni, ma anche diverse altre regioni nel Nord Italia, mentre la Protezione civile ha esteso l’allarme fino al Lazio settentrionale. Particolarmente colpita Parma e i comuni limitrofi, dove per diverse ore sono rimati chiusi diversi ponti sui fiumi che passano in città.

A Parma sei persone sfollate per l’esondazione del torrente Baganza
Sono sei persone residenti in via Po i primi sfollati causati dal maltempo di oggi nel parmense. Ora la grande paura, almeno nel Comune capoluogo, sembra passata. Ma l'allerta meteo è ancora in atto e per tirare un sospiro di sollievo bisognerà aspettare diverse ore. L'attenzione in questa fase è concentrata soprattutto sui paesi rivieraschi, in particolare su Colorno, dove ci si sta attrezzando per affrontare la piena del torrente Parma prevista in arrivo per stasera, presumibilmente attorno a mezzanotte. In città la cassa di espansione sul torrente Parma ha evitato guai di proporzioni ben maggiori, ma non poteva evitare gli effetti della furia del torrente Baganza, che ha prodotto guasti lungo tutto il suo percorso a monte ed ha fatto sì che la Parma raggiungesse, sul ponte Verdi, il record storico di 392 centimetri. Per tutta la serata si è lavorato senza sosta per chiudere i ponti (ad eccezione del ponte Europa), i sottopassi, per rendere percorribili le strade, per soccorrere le persone in difficoltà. Nel tardo pomeriggio sono stati riaperti tutti i ponti cittadini, ultimo il ponte di Mezzo ad eccezione del ponte Nuovo sull'Enza, in via Po. Il ponte pedonale della Navetta è parzialmente crollato, mentre la casa di riposo villa Parma in Piazzale Fiume è stata invasa in parte dall'acqua ma, in via precauzionale, si è provveduto per tempo a liberare il piano terreno, spostando gli anziani.

Danni anche alla centrale Telecom che hanno causato il blocco dei telefoni per gran parte del pomeriggio. Registrati allagamenti di locali e cantine. Dal punto di vista dell'esondazione, in serata il punto più critico era via Europa, unico luogo dove il torrente ha avuto una tracimazione dall'argine, sia pure di pochi metri, che ha causato, tra l'altro, un allagamento (non di grande entità) del piano più basso del parcheggio della Stazione (ancora chiuso). Il Comune ha invitato i cittadini a limitare i movimenti e soprattutto, in caso di piena, ad evitare di stazionare sui ponti e soprattutto di recarsi sugli argini. Nella sede della protezione civile in via del Taglio si è costituita la cabina di regia, coordinata dal prefetto reggente Michele Formiglio per gli interventi di emergenza su tutto il territorio colpito, città compresa, alla presenza di tutte le istituzioni interessate. Il Comune di Parma era rappresentato dal sindaco e dagli assessori Gabriele Folli e Michele Alinovi. In serata è arrivato anche il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti. Il primo cittadino Federico Pizzarotti ha disposto la chiusura di tutte le scuole di qualunque ordine grado per la giornata di domani, allo scopo di consentire alle squadre operative di concentrare la loro azione sul ripristino dei danni e garantire il ritorno alla normalità. I vigili del Fuoco, la Polizia Municipale, i volontari, l'Aipo e la protezione civile sono al lavoro sull'emergenza. È stato chiesto l'aiuto anche delle altre sedi regionali della protezione civile. La conta dei danni, ovviamente, è ancora in corso, mentre oggi si è lavorato per tamponare l'emergenza.

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