Dal possesso all’accesso: è la rivoluzione della sharing economy (tra glorie e cadute)
All'inizio fu la musica, ora sono le case, le auto, il tempo, e alla fine il lavoro. Ma quante startup sopravviveranno?
3. La rivoluzione della sharing economy / Le fragilità del business: la poca attenzione al capitale umano
Anche se il business di Uber e i suoi fratelli continua a crescere i problemi non mancano. Il primo è quello degli autisti: alcuni di loro negli States hanno minacciato scioperi e indetto manifestazioni per ottenere compensi più equi. La società può modificare unilateralmente la politica dei prezzi, prende una quota fissa del 20% dei guadagni e se il rating dell'autista scende sotto la soglia del 4,7 su una scala di 5 stelle lo “disattiva” senza preavviso. Uber offre anche un servizio di aiuto agli autisti che vogliono cambiare macchina fornendogli un credito agevolato per accedere a un leasing e trattenendo 200 dollari al mese. Ma se l'autista è malato o ha un infortunio la rata non viene sospesa. Il sistema non offre dunque alcuna garanzia e come ha osservato, tra i tanti, Yossi Sheffi direttore del centro studi dei trasporti e della logistica del MIT, questa poca attenzione alle risorse umane potrebbe rivelarsi il tallone d'Achille per Uber e gli altri. La mancata formazione del capitale umano potrebbe dunque costare cara, molto di più dei veti nazionali delle lobby dei tassisti.
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