Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2014 alle ore 14:56.
L'ultima modifica è del 17 ottobre 2014 alle ore 21:07.

«Taglio servizi mai. Taglio sprechi sempre»
Il premier è tornato sulle critiche avanzate dai governatori sull’entità dei tagli contenuti nella manovra. «Noi discutiamo con tutti - ha detto Renzi - figuriamoci se non discutiamo con i presidenti delle regioni. Però, non prendiamoci in giro: una cosa è tagliare i servizi sanitari, che sarebbe inaccettabile, altra cosa è dire che magari si fa qualche asl in meno o qualche primario e aiuto primario in meno o che magari il costo delle siringhe o delle attrezzature ospedaliere è uguale dappertutto». E ha concluso: «Ecco, tagliare i servizi mai, tagliare gli sprechi sempre».
Chiamparino: pronta proposta Regioni sui tagli
In precedenza Sergio Chiamparino aveva offerto un ramoscello d’ulivo a Renzi. «Abbiamo detto al Governo che siamo pronti con delle proposte che ci consentono di rispettare il saldo dei 4 miliardi di taglio. Ma il grado di complessità tecnica (in parte tagli, in parte rimodulazione di entrate) è molto elevato e richiede un confronto per il quale occorre un mandato politico che deve venire da un incontro a Palazzo Chigi» aveva detto il governatore piemontese e presidente della Conferenza delle Regioni dopo l’affondo polemico di ieri («La manovra è insostenibile per le Regioni a meno di non incidere sulla spesa sanitaria») e il botta e risposta al vetriolo con il premier Renzi. Chiamparino aveva poi spiegato che con Piero Fassino nella veste di presidente dell'Anci «abbiamo già chiesto un incontro a Palazzo Chigi, e io l'ho sollecitato oggi a Delrio. Credo che ci incontreremo la prossima settimana»
Stabilità: Serracchiani, si troverà punto equilibrio
Insomma le diplomazie, tutte in casa Pd, sono al lavoro, alla ricerca di una mediazione. Lo conferma la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani, nonché presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, che ha assicurato: «Penso che si riuscirà a trovare un punto di equilibrio in un incontro che, sono convinta, ci sarà tra il Presidente del Consiglio e le Regioni».
Zaia: impugnerò manovra davanti alla Consulta
Se Chiamparino ha abbandonato oggi i toni polemici e indossa i panni del mediatore, non si placa la polemica degli governatori, soprattutto leghisti. «Se la legge di stabilità resta così la legge di Stabilità avrà conseguenze catastrofiche in Lombardia», ha dichiarato il presidente lombardo Roberto Maroni spiegando che da una prima valutazione «si rischia la chiusura di almeno 10 ospedali, l'aumento dei ticket, delle addizionali Irap e Irpef e tagli a infrastrutture e trasporti». È andato giù ancora più duro il governatore del Veneto Luca Zaia che ha promesso di impugnare la legge di stabilità davanti alla Corte Costituzionale. «Faremo ricorso - ha assicurato - abbiamo fatti contro Berlusconi quattro anni fa quando ha messo 10 euro di ticket, figuriamoci se non facciamo contro una legge che vuole tagliare 400 milioni di euro al Veneto».
©RIPRODUZIONE RISERVATA