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Questo articolo è stato pubblicato il 18 ottobre 2014 alle ore 13:56.

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Alt ai rinvii da un ufficio all’altro, alle risposte lumaca e al linguaggio incomprensibile delle cartelle esattoriali. Il neopresidente di Equitalia, Vincenzo Busa, annuncia all’Ansa una rivoluzione che partirà già dal 2015.

Enti impositori integrati con gli sportelli Equitalia
La sfida è garantire da gennaio 2015 l’integrazione anche informatica degli enti impositori con gli sportelli Equitalia. «Niente rinvii ad altri soggetti e risposte veloci», afferma Busa. «Il cittadino deve poter avere i chiarimenti per stare tranquillo già la sera stessa».

Cartelle esattoriali più semplici
L’altra scommessa è migliorare le cartelle esattoriali per rendere più decifrabili e immediate le motivazioni delle richieste. «Saranno più leggibili, nonostante la
complessità imposta dalle norme», promette Busa.

Riscossione locale, nuova proroga?
Sulla carta, Equitalia dovrà continuare a occuparsi della riscossione degli enti locali fino alla fine dell’anno, anche se la materia deve essere riformata da un decreto attuativo della delega fiscale e dunque non si esclude una nuova proroga. «Occorre chiarire con immediatezza il quadro e attivare i necessari investimenti», dice il presidente di Equitalia. «Spesso con gli enti locali le cartelle sono di 200-300 euro, più del costo della riscossione coattiva. Ma noi siamo pronti a fare la nostra parte. Sappiamo che anche questo è un servizio per il Paese. E se dovesse esserci una gara potremmo partecipare».

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