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Questo articolo è stato pubblicato il 20 ottobre 2014 alle ore 11:41.
L'ultima modifica è del 20 ottobre 2014 alle ore 18:07.

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Toni più pacati ma pace ancora lontana nel confronto a distanza tra Regioni e Palazzo Chigi, dopo i toni aspri dei giorni scorsi sui tagli per 4 miliardi alle risorse per le Autonomie previste dalla legge di Stabilità 2015. Nel giorno in cui la manovra viene presentata al Quirinale, il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, spiega la linea obbligata delle Regioni, che sarà di «risparmiare» ma «senza tagliare i servizi». Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ribadisce la determinazione del governo: «Se fanno saltare Patto Salute se ne assumeranno responsabilità. Se pensano di giocare un'operazione “do ut des” hanno sbagliato porta».

Domani riunione straordinaria consiglio di presidenza Anci
La legge di stabilità e le misure che avranno maggiore impatto sui Comuni saranno anche l'unico punto all'ordine del giorno della riunione straordinaria dell'Ufficio di presidenza dell'Anci, convovata domani a Roma alle 10. In attesa dell'incontro richiesto dall'Anci al governo, il confronto sulle valutazioni degli effetti della manovra sugli enti locali, in particolar modo per ciò che riguarda i nuovi tagli ai trasferimenti, sarà allargato anche a tutti i sindaci dei Comuni capoluogo e ai presidenti delle Anci regionali.

Maroni (Ln): non sia una legge di stupidità
Intervistato da Canale 5 sul Ddl Stabilità varato giovedì scorso dal Governo, il Governatore del Piemonte spiega che «in tempi di crisi non si può incidere negativamente sulla vita dei cittadini. Lo Stato non può pretendere dagli Enti Locali tagli che non effettua a livello centrale». Anche il collega leghista Roberto Maroni, alla guida della Lombardia, sollecita modifiche alla manovra, che «non deve essere una legge di stupidità». Da Londra, a margine della conferenza “Climate, Food and Human Health”, su come l'Italia e il Regno Unito si stanno preparando per Expo 2015, Maroni si è detto d'accordo sulla necessità di «ridurre i costi e la spesa, ma bisogna farlo con intelligenza altrimenti è una replica di quello che definisco “patto di stupidità”», che ha l'aggravante «di penalizzare una regione virtuosa come la Lombardia».

Commissione Ue: se c’è infrazione Patto osservazioni entro il 29 ottobre
C’è attesa poi per il giudizio della Commissione Ue (uscente) sulla manovra messa in campo dal governo, che dovrebbe essere ufficializzata a breve. A speeificare la tempistica è oggi Simon O'Connor, portavoce del commissario Ue agli Affari economici, Jyrki Katainen, secondo cui la Commissione europea è tenuta ad adottare un'opinione sulle leggi di bilancio dei Paesi dell'eurozona entro il 30 novembre di ogni anno, «salvo nei casi di grave inosservanza degli obiettivi previsti dal Patto di stabilità e crescita». In questo caso, l’opinione della Commissione arriva « nelle due settimane che seguono la presentazione del documento programmatico di bilancio». Nel caso in cui Bruxelles dovesse rilevare criticità sul documento italiano, presentato il 15 ottobre scorso, la scadenza per il parere sarebbe dunque il prossimo 29 ottobre.

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