Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 21 ottobre 2014 alle ore 10:44.
L'ultima modifica è del 21 ottobre 2014 alle ore 13:34.
Oscar Pistorius è stato condannato a 5 anni di prigione per l'omicidio colposo della fidanzata Reeva Steenkamp il 14 febbraio 2013, per aver sparato contro la porta del bagno dove la donna si trovava, credendo che si trattasse di un ladro. La giudice Thokozile Masipa lo ha anche condannato a tre anni per aver violato le leggi sull'uso dell'armi.
Sono stati esclusi, quindi, tanto i servizi per la comunità che una pena prolungata, la prima perchè inappropriata, la seconda perchè sarebbe spietata, ha spiegato Masipa. Nel ripercorrere tutte le fasi del processo, la giudice aveva detto che non bisogna pensare che ci sia una legge per chi è ricco e una per chi è povero e si era detta perplessa all'idea della vulnerabilità dell'atleta in carcere. A tal proposito, Masipa aveva fatto l'esempio di una donna incinta che deve andare in carcere perchè condannata, e aveva sottolineato che, malgrado la vulnerabilità, un giudice ordinerebbe comunque il carcere, ma la struttura si adeguerebbe alla persona da accogliere.
«Ho valutato la gravità del reato», ha spiegato la giudice, mettendo l'accento sulla «palese negligenza» dell'atleta: «Con un'arma letale, un'arma da fuoco carica, l'accusato ha sparato non una, ma quattro volte». «Il bagno è era un cubicolo stretto e non c'era spazio perchè chi era dietro la porta potesse fuggire». Una condanna sospesa (con l'affidamento ai servizi sociali), dunque non sarebbe «opportuna».
La giudice ha parlato inoltre del suo disagio nell'aver ascoltato i testimoni, uno dopo l'altro, mettere l'accento sulla vulnerabilità di Pistorius: sì, ha detto, è vulnerabile ma ha anche «la capacità di farvi fronte», visto che nella sua carriera è arrivato a confrontarsi con atleti normodotati.Durante la lettura della sentenza, il campione paralimpico ha ascoltato la giudice seduto, teso e con lo sguardo fisso davanti a sé. La sentenza è stata accolta in silenzio da tutti i presenti nell'aula. L'atleta non ha tradito alcuna emozione, ha stretto la mano ad alcuni familiari ed è stato portato in una cella dell'Alta Corte di North Gauteng in attesa di essere trasferito in carcere. Pistorius, scrive la Bbc online, sarà rinchiuso probabilmente nella prigione di Kgosi Mampuru II di Pretoria, un carcere che ospita circa 7mila detenuti, che ospita già un centinaio di disabili ed è dotato di 22 celle singole, situate nella sezione ospedaliera.
La famiglia di Reeva Steenkamp, la ragazza uccisa da Oscar Pistorius, ha fatto sapere di essere soddisfatta della condanna a cinque anni di carcere, secondo quanto ha riferito il loro avvocato. «Sono molto contento», ha detto il padre della ragazza. Verdetto accettato anche dalla famiglia dell’atleta sudafricano, per bocca dello zio e «patriarca», Arnold Pistorius. «Il tribunale ha ora emesso il suo giudizio e la sua sentenza, noi l'accettiamo. Oscar sfrutterà questa opportunità per saldare il suo debito con la società», ha spiegato Arnold Pistorius, che ha letto un comunicato davanti al palazzo di giustizia di Pretoria, poco dopo la condanna a cinque anni di reclusione di suo nipote.
©RIPRODUZIONE RISERVATA