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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2014 alle ore 15:18.
L'ultima modifica è del 24 ottobre 2014 alle ore 16:25.

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Duro attacco di David Cameron al «conto totalmente ingiustificato» che è stato recapitato alla Gran Bretagna dall'Unione europea: 2,2 miliardi di euro in più sui conferimenti relativi ai 4 anni scorsi. Nella conferenza stampa al termine del Consiglio Ue a Bruxelles, Cameron ha menzionato parole espresse durante i lavori dal presidente del consiglio Matteo Renzi, di cui ha detto avere l'appoggio su questa vicenda.
Secondo quanto riferito da Cameron, Renzi ha detto che «la gente non capisce, questa non è una cifra ma un'arma letale che porta le persone a pensare che la Commissione europea consista di tecnocrati» fuori dalla realtà. E «condivido queste parole dalla prima all'ultima», ha aggiunto il premier britannico.

Chiesto un vertice straordinario
«Quando ho visto le cifre mi sono subito consultato con i premier di Italia, Olanda, Malta e altri e abbiamo chiesto di convocare un vertice straordinario dei ministri delle Finanze, che è vitale abbia luogo», così il premier britannico David Cameron rispetto alla richiesta di aggiustamento per il budget Ue. «E' inaccettabile la tempistica e la cifra», ha aggiunto il premier spiegando di essere venuto a conoscenza della richiesta “solo ieri”.

L’Italia deve versare un extra di 340 milioni
L'Italia rischia di dover versare circa 340 milioni extra alla Commissione Ue entro poche settimane, in base al ricalcolo del Pil e dei relativi contributi Iva negli anni dal 1995 al 2013. La cifra non è definitiva, si legge nel documento che Bruxelles ha inviato ai 28: il dato esatto sarà reso noto a novembre. A pagare il tributo più alto sarà appunto la Gran Bretagna, pari a 2,125 miliardi di euro, mentre sconti di 779 milioni e 1,02 miliardi sono previsti rispettivamente per Germania e Francia. Secondo quanto si legge nel documento di Bruxelles, il pagamento è dovuto «nel primo giorno lavorativo di dicembre 2014». Ed i “servizi della Commissione si dicono “coscienti che in alcuni casi questo potrebbe avere un impatto budgetario significativo in termini di flussi di cassa”. La migliore performance dei Paesi chiamati ad un maggiore contributo, dipende anche dalla revisione dalla metodologia di calcolo del Pil secondo il sistema Sec 2010, e da un maggiore introito dell'Iva.

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