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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2014 alle ore 18:15.
L'ultima modifica è del 24 ottobre 2014 alle ore 18:30.

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(LaPresse)(LaPresse)

«Questo non è il momento degli scontri. Sarebbe il momento di unire le forze». Alla vigilia della manifestazione di domani della Cgil, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha commentato così la decisione del sindacato. A Lamezia Terme per battezzare Unindustria Calabria, la nuova associazione nata sotto l’ombrello di Confindustria, Squinzi ha ribadito il giudizio positivo sulla legge di Stabilità del governo Renzi («dobbiamo difenderla perché il momento è delicato e non dobbiamo smettere di credere nel futuro») ma ha anche invitato a ritoccarla: «Recepisce in maniera positiva alcune nostre istanze, ma dovremo fare in modo di reinserire alcune componenti che sembrano essere state eliminate dalla bozza».

Dalle imprese possibile cambio di rotta
Squinzi ha rivendicato un ruolo chiave del sistema imprenditoriale per cambiare marcia all’Italia. «Le imprese possono far trovare il cambio di rotta», ha ricordato, stigmatizzando di nuovo la «mentalità anti-impresa fortemente consolidata nel nostro Paese: come imprenditore dico che non ce lo meritiamo, siamo la parte migliore del Paese».

Priorità agli investimenti in infrastrutture e ricerca
Per il numero uno di Viale dell’Astronomia, gli interventi più urgenti per risalire la china sono due: investimenti sulle infrastrutture e su ricerca e sviluppo, materiali e immateriali. «Il governo - ha rilevatoSquinzi - ha la percezione che la situazione è molto difficile. D’altra parte questo governo è in carica da sette mesi e non possiamo aspettarci la soluzione di tutti i problemi che sono stati fatti incancrenire negli anni. Anche parlando con il primo ministro ho visto che c’è una forte consapevolezza». Ma Squinzi ha tenuto a precisare che «Confindustria non è un partito politico, non prende posizione. La nostra è assoluta equidistanza da tutte le parti politiche».

Expo opportunità per tutto il Paese
Non poteva mancare un cenno a Expo 2015. «Non è soltanto un’opportunità per Milano, può esserlo per tutto il Paese», ha detto Squinzi. «Abbiamo talmente tanto da fare, vedere e capire, quindi tutte le regioni possono beneficiare di questa grande opportunità». Sulla polemica legata alla presenza a Expo dei Bronzi di Riace, Squinzi si è detto «sconcertato»: «Senza dare un giudizio nei termini della questione dico che dobbiamo cominciare a pensare in termini più compatti come Paese e come regioni».



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