Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 27 ottobre 2014 alle ore 14:52.
L'ultima modifica è del 27 ottobre 2014 alle ore 15:09.

My24
(Afp)(Afp)

SAN PAOLO - Non è piaciuta ai mercati la vittoria di Dilma Rousseff alle elezioni presidenziali brasiliane. Borsa di San Paolo a picco in avvio di seduta: l’indice Ibovespa ha registrato un calo del 5,28%, dopo essere arrivato a cedere quasi il 6% alle prime battute. Male anche il real, la moneta brasiliana, in forte flessione sul dollaro: il biglietto verde ha toccato un picco a 2,56 real, una variazione del 4% rispetto a venerdì scorso, quando aveva chiuso a 2,4795. Pur non possedendo doti divinatorie, la Rousseff si aspettava proprio questa reazione tanto che, nei giorni scorsi, aveva dichiarato: «I mercati dovranno stare tranquilli durante la prossima settimana».

Perché un crollo così marcato? Gli operatori lo avevano annunciato da tempo: la Borsa preferisce una gestione meno dirigista dell’economia. In altre parole, più mercato e meno stato, in un Paese che invece, negli ultimi 12 anni, ha guidato gli investimenti e non ha mostrato particolare simpatia per gli accordi di libero scambio che gli Stati Uniti le hanno ripetutamente proposto.

Alla Alca (Area di libero scambio delle Americhe), sia Lula sia Rousseff hanno preferito gli accordi regionali con il Mercosur, l’area di libero scambio composta da Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Venezuela. Insomma, la stabilità che offre il secondo mandato di Rousseff non compensa le aspettative di cambio dei mercati, che a fronte di una crisi economica ormai conclamata avrebbero preferito ulteriori liberalizzazioni che invece non ci saranno.

L’indice della Borsa brasiliana in tempo reale

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi