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Questo articolo è stato pubblicato il 27 ottobre 2014 alle ore 08:32.
L'ultima modifica è del 27 ottobre 2014 alle ore 09:51.

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(Afp)(Afp)

Il partito laico e conservatore tunisino Nida Tunis (Appello Per la Tunisia) è in testa nello scrutinio delle elezioni parlamentari svoltesi domenica. Lo hanno ammesso gli stessi suoi avversari politici, gli islamisti del movimento Ennahda. Secondo fonti di Nida Tunis, il partito laico ha conquistato finora 80 dei 217 seggi parlamentari in lizza contro i 67 del partito islamista. I risultati ufficiali dovrebbero essere annunciati già oggi. Se la tendenza fosse confermata, segnerebbe una sconfitta per gli islamisti moderati di Ennahda, che nel 2011, nelle prime consultazioni dopo la cacciata di Zine el-Abidine Ne Alim, avevano vinto le elezioni.

Risultati deludenti invece per il Cpr del presidente Moncef Marzouki e per Ettakatol del presidente dell'Assemblea nazionale Mustapha Ben Jaafar. I due partiti, che erano nella coalizione di governo, sono sotto il Fronte popolare, partito di sinistra che ha visto nel 2013
l'uccisione di due suoi leader, Chokri Belaid e Mohamed Brahmi. In base agli exit poll, riuscirebbero ad affacciarsi sulla scena politica anche altri partiti progressisti.

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