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Questo articolo è stato pubblicato il 27 ottobre 2014 alle ore 09:27.
L'ultima modifica è del 27 ottobre 2014 alle ore 12:04.

Segue Stefano Morabito con l'1,96% (1.871 voti), Giuseppe Walter Musarella con l'1,71% (1.638 voti), Aurelio Chizzoniti con 1,68% (1.609 voti), Giuseppe Siclari con lo 0,37% (362 voti) e Francesco Anoldo Scafaria con lo 0,24% (238 voti).

L'analisi dei partiti e delle coalizioni
Tra i partiti, il Pd si attesta al 16,42% e avrà sette consiglieri, Forza Italia all'8,41% e ne avrà quattro, Ncd al 3,23% e ne avrà solo uno e il M5S, crollato all’1,86% non avrà alcun consigliere, così come tutte le altre liste che appoggiavano i candidati “minori”. Complessivamente il centrosinistra avrà 22 seggi e il centrodestra nove. Fine dei giochi per il nuovo consiglio comunale nato dalle ceneri del commissariamento e dei modelli che si sono susseguiti nei decenni precedenti.

I raffronti
È sempre complesso fare raffronti con le precedenti elezioni, di qualunque tipo esse siano.
Ci limitiamo allora a ricordare che alle elezioni europee di quest'anno, il Pd a Reggio prese il 34,74% (21.072 voti), il M5S era il secondo partito (o movimento che dir si voglia) con il 21,25% (12.891 voti), Forza Italia era al 15,84% (9.610 voti), Ncd-Udc erano al 14,15% (8.581 voti), Tsipras era al 7,72% (4.684 voti) e Fratelli d'Italia era al 2,81% (1.707 voti).
Alle politiche del 24 febbraio 2013 il Pd, che però correva con Sel e Centro democratico ebbe il 26,76% dei voti (23.250); Pdl, Grande Sud, Fratelli d'Italia, La Destra, Mir, Intesa Popolare e Lega Nord ebbero il 29,63% dei voti (25.741), il M5S ebbe il 28,48% dei voti (24.747) e Mario Monti, intorno al quale si erano raccolti Lista Civica, Udc, Futuro e Libertà di Gianfranco Fini ebbero l'8,47% delle preferenze (7.357).

Nelle elezioni comunali del 15 maggio 2011 gli elettori furono 151.696 e i votanti 113.061 (74,53%) con 1.142 schede bianche e 2.867 nulle. Anche allora un candidato vinse al primo turno senza bisogno di ricorrere al ballottaggio: si trattava di Demetrio Arena, delfino politico del predecessore Giuseppe Scopelliti, volato a fare il Governatore della Calabria prima di essere costretto, nell'anno in corso, alle dimissioni a causa di una condanna in primo grado, giunta il 27 marzo, a sei anni di reclusione per reati (abuso d'ufficio e falso) commessi proprio nella sua sindacatura, tra il 2008 e il 2010. Per lui anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Arena vinse per il centrodestra con il 56,27% dei voti (61.368). Il Pdl ottenne il 20,13% dei voti (21.235) e la lista Scopelliti Presidente il 10,49% dei voti (10.964). Al centrodestra spettarono 22 seggi.
Massimo Canale, che correva per il centrosinistra, si fermò al 28,70% dei voti (31.300). Il Pd ottenne il 9,12% dei voti (9.629) e Rifondazione comunista il 4,51% dei voti (4.760). Al centrosinistra spettarono 5 seggi. A Giuseppe Bova, altro candidato, ne toccarono due, visto che nel 2011 i seggi in consiglio comunale erano 29 rispetto ai 31 di questa sindacatura.

r.galullo@ilsole24ore.com

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