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Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2014 alle ore 13:24.
L'ultima modifica è del 31 ottobre 2014 alle ore 21:23.

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(Epa)(Epa)

Cambio della guardia alla Farnesina. Un po’ a sorpresa, il premier Matteo Renzi ha sciolto in mattinata il nodo del nuovo titolare del ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, individuato nel dem Paolo Gentiloni, deputato della commissione Esteri, un passato nella Margherita di Francesco Rutelli e poi nel Pd, ministro delle Comunicazioni nel governo Prodi e infine renziano della prima ora. Dotato di quella solida esperienza politica auspicata dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, con cui Renzi ha avuto un lungo confronto prima di procedere. Nomina in vista anche per due nuovi sottosegretari: Davide Faraone, in arrivo dal ministero della Pubblica istruzione, in sostituzione di Roberto Reggi passato al Demanio, e Paola De Micheli, lettiana, che approda al ministero dell’Economia, in sostituzione di Legnini, eletto vicepresidente del Csm. Nelle stesse ore Federica Mogherini ha rassegnato le sue dimissioni da ministra degli Esteri in vista dell’assunzione, a partire da domani, del suo nuovo incarico europeo: Alto rappresentante della politica estera di Bruxelles.

Il giuramento al Quirinale nel pomeriggio
Nel pomeriggio Renzi è salito al Colle dal presidente Napolitano per il giuramento di Gentiloni, che ha “sbaragliato” tutti i concorrenti (tra cui il viceministro Lapo Pistelli) e soprattutto le concorrenti (da Marina Sereni a Elisabetta Belloni), cui il premier aveva pensato per conservare l’equilibrio di genere nel suo esecutivo. Presenti al giuramento in qualità di testimoni anche il segretario generale della presidenza della Repubblica, Donato Marra, e il consigliere militare del presidente della Repubblica, il generale Rolando Mosca Moschini.

Gentiloni: «Dobbiamo essere all’altezza del paese»
«L’Italia è un grande paese, e sugli equilibri globali, sul futuro politico dell’Unione europea e sullo sviluppo dell’area del Mediterraneo il governo Renzi deve contribuire con sua politica ad essere all’altezza di questo paese», ha detto Gentiloni. «Ringrazio il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il presidente Renzi per la fiducia accordata. So che è una grande responsabilità. Lavoreremo in continuità con Federica Mogherini».

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