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Questo articolo è stato pubblicato il 07 novembre 2014 alle ore 06:39.
L'ultima modifica è del 07 novembre 2014 alle ore 06:48.
Naturalmente Obama ascolterà dai vincitori quali saranno le loro priorità legislative. Non aspettiamoci rivoluzioni, ma solo correzioni di tiro. In materia di legislazione bancaria l'obiettivo è continuare a proteggere il consumatore, ma evitare che la "protezione" sia talmente stretta da rendere impossibili anche le transazioni più semplici. Meno regole dunque nell'interesse di tutti, ma regole "intelligenti" che consentano di evitare ad esempio quella speculazione sfrenata che continua indisturbata. Lo stesso vale per la riforma sanitaria. I repubblicani chiedono che sia abrogata, che si ricominci da capo. Ma sanno che non avendo al Senato quella maggioranza di sessanta seggi che eviterebbe il "filibustering", l'ostruzionismo impedirebbe l'abrogazione e dunque si accontenteranno di leggere modifiche per combattere la battaglia nella corsa per la Casa Bianca 2016. Per l'immigrazione la partita è aperta, ma è certamente una delle riforme più importanti su cui si potrebbe trovare un compromesso; se sulla carta i repubblicani resistono sanno anche che una riforma della legge sull'immigrazione darebbe uno status a 12 milioni di immigrati illegali con conseguenze importanti per la conquista del voto ispano americano.
Ma l'obiettivo Tpp e Ttip è davvero l'unico a portata di mano. Nel contesto dei lavori dell'Apec a Pechino, fra i 21 membri vi saranno tutti i Paesi, in questo momento una dozzina, che stanno negoziando, dall'Australia al Cile, dal Messico al Vietnam, dal Giappone al Perù solo per citarne alcuni. La Cina è fuori e la Corea del Sud è interessata ma fredda. Da Seul è arrivato però un messaggio: con il Tpa, forse si potrebbe negoziare in modo più serio.
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I possibili punti di incontro tra Repubblicani e Democratici
LIBERO SCAMBIO
Il settore commerciale appare il più promettente sul fronte di un possibile compromesso.
Obama partirà per l'Asia domenica e la settimana prossima cercherà di far avanzare l'agenda dell'accordo di libero scambio noto come Tpp, Trans-Pacific Partnership. Obama spera poi di ottenere un via libera del Congresso. Con la maggioranza alla Camera e al Senato, i repubblicani potrebbero dare una spinta anche al negoziato per il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (Ttip) tra Stati Uniti ed Europa, che creerebbe il mercato di libero scambio più grande del mondo.
FINANZA
È uno dei temi su cui è possibile che si riesca a instaurare un dialogo tra l'Amministrazione democratica e il Congresso repubblicano. Le complicazioni burocratiche della Dodd Frank per il settore bancario e finanziario sono notevoli e l'attuale legislazione, varata per promuovere regolamentazione e trasparenza (e bollata dal leader repubblicano al Senato Mitch McConnell come «l'Obamacare delle banche), non ha ottenuto in realtà gli obiettivi sperati: gli istitui continuano a compiere operazioni rischiose senza riuscire a fornire credito più facile all'economia.
FISCO
Più difficile un'intesa sulle tasse. Nella sua conferenza stampa seguita alla vittoria elettorale, il senatore McConnell ha incluso un superamento dell'attuale normativa sulla corporate tax tra i possibili punti su cui potrebbe essere raggiunta un'intesa bipartisan. Tuttavia a fronte delle riduzioni delle aliquote fiscali che i repubblicani vorrebbero, sia per le aziende (le considerano imprescindibili per dare slancio alla crescita) sia per le persone fisiche, non si potrà prescindere da una valutazione del disavanzo che rischia di limitare le possibili esenzioni, facendo a quel punto scattare il gioco dei veti incrociati.