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Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2014 alle ore 17:28.
L'ultima modifica è del 10 novembre 2014 alle ore 21:17.

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La Corte d'Appello dell'Aquila ha assolto tutti e sette i membri della Commissione Grandi rischi che parteciparono alla riunione 5 giorni prima del sisma del 6 aprile 2009 che provocò la morte di 300 persone. In primo grado Bernardo De Bernardinis, Giulio Selvaggi, Franco Barberi,Enzo Boschi,Mauro Dolce,Claudio Eva,Michele Calvi erano stati condannati a 6 anni per omicidio e lesioni colpose.

La Corte d'Appello dell'Aquila ha rideterminato in due anni la condanna inflitta in primo grado a Bernardo De Bernardinis (all'epoca vice capo del settore tecnico operativo della Protezione civile), per uno dei reati che gli erano stati contestati. Assolto, invece, per le imputazioni principali.

«Vergogna, vergogna!». Così il pubblico ha accolto all'Aquila la lettura della sentenza della Corte d'Appello che ha assolto i sette membri della commissione Grandi Rischi in merito al sisma del 6 aprile.

Nel 2012 furono condannati a a sei anni
I sette imputati il 22 ottobre 2012 furono condannati a sei anni perché non avrebbero analizzato tutti quegli indicatori che avrebbero dovuto far tenere loro un comportamento diverso: questo è in sostanza quanto ha scritto nella sua sentenza il giudice di primo grado Billi e che per l'accusa aquilana resta ancora valido.

Il Pg dell’Aquila: sconcertato, hanno scaricato tutto sulla Protezione civile
«Immaginavo un forte ridimensionamento dei ruoli e delle pene, ma non un'assoluzione così completa, scaricando tutto su De Bernardinis, cioè sulla Protezione Civile». È il commento a caldo del procuratore generale dell'Aquila Romolo Como, che si è detto «alquanto sconcertato».

I difensori: accolte nostre tesi, dispiaciuti per familiari vittime
Soddisfazione da parte dei difensori alla lettura della sentenza che ha prosciolto sei imputati su sette e che, come spiega l'avvocato Franco Coppi, «ci gratifica perché sono state accolte le nostre tesi. Ma - aggiunge Coppi - siamo molto dispiaciuti per i familiari delle vittime, e umanamente comprendiamo le loro reazioni».

De Bernardinis: mai contestato nulla
«Se fossi stato il padre di una delle vittime avrei fatto la stessa cosa. Una vittima è sempre una vittima. Non ho mai contestato nulla». Così Bernardo De Bernardinis, unico condannato (2 anni, pena sospesa) tra i 7 esperti, in una frase raccolta dal Gr1, all'uscita dalla Corte d'Appello dell'Aquila dopo la sentenza Grandi Rischi.

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