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Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2014 alle ore 14:23.
L'ultima modifica è del 10 novembre 2014 alle ore 21:01.

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Carmelo Barbagallo (Ansa)Carmelo Barbagallo (Ansa)

Il segretario generale Uil Luigi Angeletti si è dimesso. A succedergli, come previsto, sarà Carmelo Barbagallo, attuale segretario generale aggiunto. Angeletti ha confermato il prossimo congresso Uil a Roma dal 19 al 21 novembre che eleggerà il nuovo Consiglio confederale e voterà sulla proposta di Barbagallo nuovo segretario generale.

Angeletti si dimette, elezione Barbagallo il 21 novembre
Angeletti ha confermato la decisione di non ricandidarsi al vertice dell'organizzazione e ha ufficializzato l'esito della consultazione, che ha accompagnato l'iter congressuale di questi mesi, per l'individuazione del candidato alla successione. I favori della Uil si sono concentrati sull'attuale segretario generale aggiunto, Carmelo Barbagallo. Sarà il prossimo congresso nazionale, che si svolgerà al Palazzo dei Congressi di Roma dal 19 al 21 novembre, a eleggere il nuovo Consiglio confederale che, seduta stante, voterà sulla proposta di Barbagallo a nuovo segretario generale della Uil.

Barbagallo: pronti sciopero, Cgil non decida subito data
Nella sua prima dichiarazione da segretario generale in pectore Barbagallo ha annunciato che se il Governo non darà risposte nella legge di stabilità sul pubblico impiego, sui pensionati e su altre richieste del sindacato, «la Uil è pronta allo sciopero generale». E ha chiesto perciò alla Cgil di non decidere date dello sciopero nel Comitato direttivo del 12 novembre

Barbagallo, da «operaio bambino» a leader sindacale
Carmelo Barbagallo, 67 anni, siciliano di Termini Imerese, ha iniziato a lavorare all'età di otto anni. Dopo cinque anni di lavoro minorile, un anno di lavoro nero e tre mesi di apprendistato, viene assunto con contratto regolare in una concessionaria d'auto. Per Barbagallo, prossimo leader della Uil, comincia così un periodo lungo quindici anni in cui, cambia più volte mestiere. Da un negozio di barbiere a un pastificio, da una cooperativa ittica a un magazzino di smistamento postale, Barbagallo approda, infine, alla Fiat di Termini Imerese, la cittadina siciliana dove è nato. Quello stabilimento diventa per lui, operaio specializzato, «la fucina in cui si forgia all'attività sindacale». Li' inizia il suo percorso che, da delegato, lo portera' sino alla carica di segretario generale della Uil Sicilia.

Le minacce della mafia
Le sue battaglie in difesa della legalità, lo rendono un bersaglio della mafia. In particolare, dopo le parole pronunciate in occasione dei funerali del suo amico sindacalista della Uil, Domenico Geraci, assassinato a Caccamo nel 1998, «diviene oggetto di gravissimi atti intimidatori: già in precedenza, peraltro, un colpo di fucile era esploso nella sua abitazione lasciandolo miracolosamente incolume».

Artefice della riforma organizzativa della Uil
Nel giugno del 2000, con Angeletti segretario generale, Barbagallo viene eletto in segreteria confederale nazionale con delega all'organizzazione. In questa veste, a partire dalla Conferenza nazionale di Bellaria del 2012, ha ideato, progettato e avviato la riforma organizzativa della Uil. A gennaio del 2014, il Consiglio confederale lo elegge Segretario generale aggiunto.

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