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L’Abenomics è stata davvero un flop? Parola ad accusa e difesa. E un primo verdetto

La recessione del Giappone a quasi due anni dall'inizio dell'Abenomics ha messo in discussione le politiche economiche del premier Abe. Ecco una sintesi delle maggiori critiche all'Abenomics e la replica della difesa

3. Processo all’Abenomics / Lo yen

(Afp)

L'accusa: eccessivo indebolimento
L'effetto collaterale deliberato della politica monetaria è stato il forte indebolimento dello yen. Se pure ha spronato la Borsa e i profitti delle grandi aziende, non si può dire che le conseguenze sull'economia reale siano state conformi alle attese dell'Abenomics. Le esportazioni in volumi non sono aumentate, in quanto la Corporate Japan ha gia' spostato all'estero buona parte delle sue attività. Lo yen debole ha fatto rincarare gli acquisti di materie prime, specialmente energetiche, portando il Paese a un forte deficit commerciale permanente. Inoltre ha fatto alzare i prezzi di molti altri generi di importazione e fatto sentire piu' poveri i giapponesi che viaggiano all'estero. Le piccole aziende sono state messe in difficoltà per l'aumento dei costi.

La difesa: lo yen debole fa bene al Giappone
L'indebolimento dello yen risulta comunque positivo per l'economia, e non solo per il rilancio della Borsa. Frena l'ulteriore delocalizzazione produttiva e sostiene le attività manifatturiere e la loro competitività internazionale. Non a caso ci sono aziende che hanno deciso di riportare in patria parte della produzione che era stata trasferita all'estero. Il ritorno a livelli vicini al record storico dei profitti aziendali, anche grazie allo yen debole, e' un successo dell'Abenomics e del Paese. Cosi' come il record storico di turisti esteri, superiore alle aspettative: il turismo sta diventando un pilastro della crescita.

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