L’Abenomics è stata davvero un flop? Parola ad accusa e difesa. E un primo verdetto

(Ap)

Il verdetto non è ancora definitivo. Un primo giudizio importante lo daranno gli elettori il 14 dicembre. Si può però affermare che:
1) l'Abenomics è un esperimento di indubbio interesse in un Paese avanzato ad economia matura, gravato da alto indebitamento, che cerca strade inedite per cercare di spronare la crescita economica e non rassegnarsi al declino.
2) L'Abenomics ha suscitato grandi aspettative anche all'estero e si sta rivelando inferiore alle attese che era riuscita a creare
3) L'Abenomics si è voluta caratterizzare soprattutto per le sue politiche espansive ma è inciampata quest'anno a causa dell'unico provvedimento non espansivo che ha promosso: il rialzo di circa il 60% dell'Iva all'8% scattato il primo aprile scorso.
4) L'Abenomics ha aspetti audaci e presenta varie contraddizioni. Non è riuscita a realizzare in pieno il “circolo virtuoso” a cui mira, sintetizzabile nei seguenti passaggi: politica monetaria ultraespansiva - fine della deflazione - creazione di aspettative di inflazione - incentivazione di consumi e investimenti - indebolimento dello yen - aumento dei profitti aziendali - riverbero di questo aumento in incrementi salariali - nuovi incentivi ai consumi e agli investimenti. Un cerchio teorico fin troppo perfetto, che si è incartato principalmente su un insufficiente aumento dei salari, con conseguente compressione del potere di acquisto delle famiglie. Il che rischia di provocare un circolo vizioso: meno consumi, meno investimenti, meno inflazione. Di qui la necessità di ulteriori stimoli monetari e fiscali. E nuovi dubbi.