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Questo articolo è stato pubblicato il 19 novembre 2014 alle ore 17:20.
L'ultima modifica è del 20 novembre 2014 alle ore 13:37.

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La Cassazione ha annullato senza rinvio, dichiarando prescritto il reato, la sentenza di condanna per il magnate svizzero Stephan Schmidheiny nel maxiprocesso Eternit. Sfuma anche la possibilità per i familiari delle vittime e per le comunità locali di ottenere i risarcimenti. La prescrizione è maturata al termine del primo grado.
La decisione della Prima sezione penale della Cassazione che ha dato un colpo di spugna al processo Eternit ha suscitato le proteste dei numerosi familiari delle vittime dell'amianto presenti nell'Aula magna. “Vergogna, vergogna” hanno detto in tanti, urlando subito dopo la lettura del verdetto.
Invece il magnate svizzero Schmidheiny ha dichiarato: «Ora basta processi ingiustificati».

Perdita di 280 milioni per l’Inail
«Per l'Inail i costi per le sole prestazioni ai lavoratori colpiti dalle patologie provocate dall'amianto sono costate 280 milioni di euro che non si recupereranno più perché il verdetto della Cassazione ha demolito in radice questo processo». Lo ha detto l'avvocato generale dell'Inail Giuseppe Vella commentando il verdetto insieme all'avvocato Teresa Ottolini che ha difeso l'Inail in Cassazione.

Sindaco Casale: amareggiata
«Sono dispiaciuta e amareggiata, ma preferisco aspettare domani prima di aggiungere altro». Così Concetta Palazzetti, sindaco di Casale Monferrato, uno dei centri più colpiti dalla tragedia della Eternit, ha commentato a caldo la sentenza Eternit. «Domani mattina - aggiunge - riunirò la giunta comunale per decidere che cosa fare».

Chiamparino sorpreso, profonda indignazione
«Apprendo con sorpresa e disappunto della decisione della Corte di Cassazione di annullare, causa prescrizione del reato, la sentenza di condanna a Stephan Schmidheiny nel processo Eternit. Non può che destare profonda indignazione». Lo afferma il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino.

Guariniello: attendo di leggere sentenza
«Aspetto di leggere la sentenza». Si limita a questo la reazione del pm Raffaele Guariniello al verdetto della Cassazione sul processo Eternit. Il magistrato, che in primo grado e in appello aveva ottenuto la condanna del magnate svizzero Stephan Schmidheiny, per il momento non ha voluto aggiungere altro.

I fatti risalgono al 1966
Oggi il sostituto pg di Cassazione, Francesco Mauro Iacoviello, nell'ambito del processo Eternit, aveva chiesto ai giudici della prima sezione penale della Suprema Corte di dichiarare la prescrizione dei reati contestati al magnate svizzero Stephan Schmidheiny, annullando senza rinvio la sentenza emessa il 3 giugno 2013 dalla Corte d'appello di Torino, che aveva condannato l'imputato a 18 anni di reclusione.

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