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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2014 alle ore 13:37.
L'ultima modifica è del 20 novembre 2014 alle ore 20:14.

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«Cambieremo i tempi del processo e le regole del gioco della prescrizione». Così il premier Matteo Renzi ha commentato la sentenza della Cassazione che ieri ha annullato per prescrizione la condanna a 18 anni inflitta dalla Corte d’Appello di Torino nel giugno 2013 al magnate svizzero Schmidheiny, accusato di disastro doloso relativo alla morte di oltre duemila persone per inquinamento da amianto.

Dal punto di vista del merito, ha detto Renzi ai microfoni di Rtl, «o quella vicenda non è un reato, o se è un reato ma è prescritto bisogna cambiare le regole del gioco sulla prescrizione. Ci sono dei dolori che non hanno tempo. Dobbiamo fare in modo che i processi siano più veloci, e dobbiamo cambiare la prescrizione».

Anm: riforma prescrizione è priorità urgente
«I magistrati hanno sollevato da anni il problema della prescrizione», ricorda il presidente dell' Anm Rodolfo Sabelli. «Non entriamo nel merito di questo processo, bisogna attendere le motivazioni ma la sentenza Eternit offre uno spunto di riflessione sul tema della prescrizione, la cui riforma è una priorità urgente».

Grasso, cambiare legge sulla prescrizione
«Non ho letto la sentenza sul caso Eternit e non posso commentare, ma c'è una legge sulla prescrizione che è sbagliata e che va cambiata al più presto, sono 15 anni che lo dico». Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso.

Orlando: ddl in Parlamento la prossima settimana
Il ddl del governo sulla prescrizione «inizierà il suo iter parlamentare la prossima settimana e faremo di tutto perchè questo iter sia il più breve possibile», ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, al Tg1.

Cassazione: giudizio era su disastro ambientale, non sui morti
Intanto in una nota la Suprema Corte dichiara che il processo Eternit svoltosi ieri in Cassazione si occupato solo del disastro ambientale: «non erano, quindi, oggetto del giudizio i singoli episodi di morti e patologie sopravvenute, dei quali la Corte non si è occupata».

Eternit:perchè giudici appello dissero no alla prescrizione
«La consumazione del reato di disastro è tuttora in atto» e quindi «occorre mettere in risalto che i reati in nessun modo si possono affermare prescritti»: così la Corte d'appello di Torino nelle motivazioni della condanna a 18 anni per Stephan Schmidheiny nel processo Eternit. «Il pericolo per le popolazioni - si legge - non è ancora scomparso».

Galletti: grande tristezza, in Sblocca-Italia interventi per ridurre l’amianto
Dalle forze politiche e sindacali è un coro di reazioni indignate. Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, intervistato da Giovanni Minoli a Mix 24 su Radio 24, ha espresso grande tristezza e ricordato che il Governo «è intervenuto anche con lo Sblocca Italia per consentire la rimozione dell'amianto in quelle zone, che richiede un lavoro ancora molto lungo».

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