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Questo articolo è stato pubblicato il 23 novembre 2014 alle ore 15:11.
L'ultima modifica è del 23 novembre 2014 alle ore 17:45.
Un’altra strage è stata perpetrata in Nigeria dal gruppo estremista islamico Boko Haram, in un villaggio di pescatori sul lago Ciad, nel nord-est del Paese. I miliziani jihadisti hanno assassinato in un'imboscata 48 venditori di pesce vicino a Doron Baga, nel turbolento Stato del Borno, vicino alla frontiera con il Ciad. I terroristi hanno bloccato la strada che attraversa il confine e hanno teso a un agguato ai venditori di pesce che stavano raggiungendo il Ciad per acquistarlo dai pescatori. Alcuni venditori di pesce sono stati sgozzati e gli altri sono stati affogati nel lago, ha riferito rappresentante della categoria, Abubakar Gamandi. La strada di Dogon Fili su cui è avvenuto l'agguato era considerata una delle più sicure tra il nord-est della Nigeria e il Ciad rispetto alle altre dove sono frequenti le imboscate di Boko Haram. Ad agosto i miliziani jihadisti avevano compiuto un raid nel villaggio di Dogon Baga, uccidendo 28 abitanti e rapendone altri 97.
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