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Questo articolo è stato pubblicato il 24 novembre 2014 alle ore 17:04.
L'ultima modifica è del 25 novembre 2014 alle ore 18:32.

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Il Governo tira dritto sul canone Rai legato alla bolletta elettrica. E mette in cantiere l'ipotesi B, quella cioè comunque legata al consumo elettrico ma declinata annualmente con l'Irpef. Dunque nessun arretramento dell'Esecutivo rispetto al progetto di stroncare l'evasione del canone Rai che oggi riguarda un terzo degli italiani. L’importo, con la nuova normativa, dovrebbe scendere intorno ai 65 euro. L'ipotesi Irpef , già valutata, potrebbe tornare d'attualità alla luce delle obiezioni mosse da Assoelettrica e dall'Autorità per l'energia.

Bortone: ipotesi impropria e di difficile applicazione
«È impropria e di difficile applicazione», ha commentato Guido Bortoni, presidente dell'Autorità per l'energia elettrica, criticando l'idea del Governo di introdurre il canone tv nelle bollette elettriche. Anche perché ha sottolineato, parlando a margine della Terza Conferenza nazionale sulla regolazione dei servizi idrici, un'iniziativa del genere «aumenterebbe la bolletta del 20%» e poi l'adozione presenta «problemi di tempistica». Al momento l’Authority non è stata convocata dal Governo sul tema.

Lupi: il tema non è il canone, ma il rilancio del servizio pubblico
«Credo che il problema non sia tanto mettere il canone Rai in bolletta, ma ripensare al ruolo del servizio pubblico evitando che siano sempre i cittadini a pagare», ha detto il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi. «Renzi deve ricordarsi che questo Governo non è un monocolore del Pd», ha aggiunto Lupi che chiede di «discutere insieme la riforma della Rai, del suo rilancio e di come finanziarla». E lancia un avvertimento: «Se continuiamo a mettere tasse su tasse ai cittadini italiani non ne usciremo più». Il ministro chiede quindi «il rilancio del servizio pubblico», in modo che «i cittadini non avranno bisogno di pagare il Canone attraverso la bolletta, ma lo pagheranno con responsabilità e volentieri».

Il veicolo della norma potrebbe essere un emendamento alla stabilità
Nel vertice tra ministero per lo Sviluppo economico e ministero dell’Economia si metterà a punto il meccanismo e anche lo strumento che dovrebbe essere un emendamento alla legge di stabilità in Senato. L’obiettivo è quello di rendere operativo il nuovo canone a partire già dal prossimo gennaio.

Non paga chi non usa tv, pc, laptop, tablet, smartphone
In pratica inserendolo nella bolletta il canone si potrà pagare diluito ogni due mesi. Con l'Irpef si pagherà una volta l'anno. In entrambi i casi l'utente avrebbe la possibilità di non pagare il canone dichiarando, sotto la sua responsabilità, di non usare nessuno di questi 5 apparecchi elettronici (con cui si vede la tv e quindi la Rai): televisore, pc, laptop, tablet, smartphone.

De Girolamo: proposta irricevibile
«Canone Rai in bolletta elettricità è una proposta irricevibile! Proporremo mozione in Parlamento», ha scritto su Twitter la presidente dei deputati Ncd, Nunzia De Girolamo.

Crosio(Lega): Renzi rottami la tv di Stato
«L'idea del canone in bolletta è vergognosa, si tratta di un furto legalizzato, di una vera e propria coercizione che il governo opera sui contribuenti. È assurdo che i cittadini debbano pagare un canone per ogni abitazione che possiedono e soprattutto, quale sarebbe il servizio offerto? Invece di pensare all'ennesima ristrutturazione dell'azienda statale, al governo facciano l'unica cosa sensata: privatizzino», ha detto il senatore Jonny Crosio, componente per la Lega Nord della commissione di vigilanza Rai.

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