Articolo 18, contratti e sussidi di disoccupazione: ecco le novità del Jobs act
Con l'ok del Senato il Jobs act è diventato legge. Il primo decreto delegato, quello su contratto a tutele crescenti e sulla semplificazione dei licenziamenti, dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio. Ecco i punti chiave della riforma
1. Jobs act/Le modifiche all'articolo 18
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Entra direttamente nel testo della delega il riferimento all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, in caso di licenziamento illegittimo, in base all'ordine del giorno votato a fine settembre dalla direzione del Pd. Agganciate all'introduzione del contratto a tutele crescenti, le nuove regole escludono per i licenziamenti economici la possibilità della reintegra del lavoratore nel posto di lavoro, prevedendo un indennizzo economico certo e crescente con l'anzianità di servizio e limitando il diritto alla reintegra ai licenziamenti nulli e discriminatori e a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato (prevedendo termini certi per l'impugnazione del licenziamento). Saranno i decreti delegati a dover recepire questi principi. Con i decreti delegati dovrebbe arrivare, in sostanza, una tipizzazione delle fattispecie per arginare la discrezionalità dei giudici
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