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Questo articolo è stato pubblicato il 29 novembre 2014 alle ore 14:35.
L'ultima modifica è del 30 novembre 2014 alle ore 14:21.

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Silvio Berlusconi in piazza San Fedele a Milano per la manifestazione “No tax day” organizzata da Forza Italia (Ansa)Silvio Berlusconi in piazza San Fedele a Milano per la manifestazione “No tax day” organizzata da Forza Italia (Ansa)

Creare una seconda moneta rispetto all’euro. Ma anche svalutare l'euro con un cambio «uno a uno» con il dollaro e immettere «forte liquidità» per dare ossigeno alla crescita. Abolire l’Irap e introdurre la flat tax. Stop per sei mesi alle imposte sulle compravendite immobiliari. Ok alle riforme istituzionali («le nostre riforme»), ma opposizione decisa su fisco e economia. No al Jobs act («Non serve a niente, non si potrà assumere un solo italiano in più»). È un Cavaliere a tutto campo quello che, prima in collegamento telefonico con un’iniziativa di Forza Italia a Roma, poi in piazza San Fedele a Milano, ha animato la giornata “No tax day” sulla casa, indetta dal partito a livello nazionale. Sulla leadership Berlusconi ha assicurato che il segretario della Lega Matteo Salvini è«un goleador» ma non il leader del centrodestra. Mentre sul deludente risultato delle europee l’ex premier ha chiosato: «gli italiani non ci hanno votato perché in campo non c'era Silvio Berlusconi».

Berlusconi: creare seconda moneta e parità euro-dollaro
«Abbiamo le nostre idee sull'euro e le presenteremo: per esempio, creare una seconda moneta, recuperando parte della nostra sovranità monetaria, una seconda moneta che possa essere stampata da noi e messa sul mercato che poi valuterà il cambio con l'euro. È una cosa che si può fare», ha assicurato Berlusconi, rilanciando le perplessità spesso evocate in passato sulla tenuta della moneta unica. Il Cavaliere, per uscire dal tunnel della crisi economica, ha proposto inoltre la svalutazione dell'euro, con un cambio «uno a uno» con il dollaro e l'immissione di «forte liquidità» per dare ossigeno alla crescita.

Stop 6 mesi imposte compravendite
Per tilanciare il settore dell’edilizia stagnante, l’ex premier ha poi annunciato da un gazebo in piazza san Fedele a Milano durante il No Tax Day una misura “choc”: «Per 6 mesi compravendite delle case senza alcuna imposta per lo Stato».

Eliminare Irap,flat tax coerente con Costituzione
Berlusconi ha confermato l’intenzione di votare le riforme istituzionali, ma ha promesso opposizione su tutto il resto, a partire da fisco ed economia. «Noi non siamo renziani, le riforme in Parlamento sono le nostre e le votiamo. Per il resto siamo all'opposizione», ha assicurato il Cavaliere. E ha rilanciato sulla necessità di un drastico taglio delle tasse: «L'Irap deve essere eliminata - ha detto - mentre la flat tax è una tassa semplice, che mette un freno all'evasione e sarebbe coerente con la nostra Costituzione. Si può fare con una legge ordinaria»

Pronti a voto, anche con Consultellum
Berlusconi ha poi evocato esplicitamente la possibilità di elezioni anticipate anche con il “Consultellum”, il sistema di voto proporzionale uscito dalla sentenza con cui la Consulta ha abrogato il Porcellum. «Dobbiamo fare in modo che questo governo non faccia male all'Italia noi non siamo come la sinistra, noi siamo coerenti, non possiamo fare la politica del tanto peggio. Dobbiamo essere pronti a tutto, a votare con il Consultellum o con l'Italicum». A patto che quest’ultimo sia «approvato nel modo giusto».

Salvini un goleador del centrodestra, non il leader
Dopo l’investitura di qualche giorno fa in occasione della presentazione del libro di Bruno Vespa, il Cavaliere è poi tornato a ridimensionare l’investitura nei confronti del segretario della Lega Matteo Salvini. Un ridimensionamento peraltro già operato nell’ultimo ufficio di presidenza di Foza Italia. «Salvini sarà uno dei goleador del centrodestra, è benvenuto, ma da qui a dire che Berlusconi ha scelto il nuovo leader del centrodestra ce ne passa», ha detto l’ex premier. E ha aggiunto una stilettata al leader del Carroccio:«Gli slogan di Salvini sono un modo per fare risultati, ma non possiamo pensare che il Paese possa essere gestito così».

Berlusconi: a Colle figura condivisa, voteremmo Amato
In un’intervista al Corriere della Sera, Berlusconi ha infine sottolineato che l'elezione del successore di Napolitano deve precedere il percorso sulle riforme (legge elettorale e nuovo Senato). E ha chiesto per il Quirinale «una figura condivisa», fuori da partiti, facendo il nome dell’ex premier Giuliano Amato. Escluso Prodi («già mi vuole tanto male»), anche Draghi risponde all'identikit, ma «al momento», ha spiegato, ha «fatto sapere di non essere disponibile».

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