Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 novembre 2014 alle ore 21:47.
L'ultima modifica è del 30 novembre 2014 alle ore 17:09.

My24

Prende sempre più corpo la scissione all’interno del Movimento Cinque Stelle, all'indomani del varo del direttorio (composto dai parlamentari “fedelissimi” Di Battista, Di Maio, Fico, Ruocco e Sibilia) chiamato da Beppe Grillo a condividere responsabilità di guida dei pentastellati. Un direttorio ratificato dal blog il giorno dopo le espulsioni dei deputati Paola Pinna e Massimo Artini, accusati dalla coppia Grillo-Casaleggio di violazione del codice di comportamento sulla restituzione di parte dello stipendio. All'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari di Camera e Senato in programma mercoledì prossimo potrebbero essere proposte diverse nuove espulsioni di parlamentari dissenzienti dalla linea della Casaleggio associati, in una cifra variabile fino a venti. Anche se l’ufficio comunicazione M5s frena sulle espulsioni: «Non ne sappiamo nulla».

Verso nuove espulsioni, anche Pizzarotti in bilico
Le esplusioni precedute e/o accompagnate da altre richieste di epurazioni eccellenti di non parlamentari. Fra queste ultime, viene data per probabile quella del sindaco di Parma Federico Pizzarotti che domenica 7 dicembre ha chiamato a raccolta nella sua città gli amministratori M5s per la «giornata dello Statuto». Un appuntamento al quale, ha voluto sottolineare pubblicamente su Facebook «sono invitati tutti gli eletti M5S». Un appuntamento che potrebbe configurarsi però come primo happening dei Cinque Stelle usciti dal Movimento.

Voci di nuovo gruppo alla Camera
Sul numero e i nomi dei nuovi parlamentari epurandi, circolano nei gruppi M5S due previsioni. Da un lato sarebbe in atto un tentativo del direttorio di contenere la cifra sotto le dieci unità, rispetto all'attesa assai maggiore prospettata dalla Casaleggio associati. Dall'altro invece la possibilità che comunque, fra cacciati e dimissionari, si arrivi mercoledì a venti cartellini rossi. Un numero tutt'altro che consentirebbe la sera stessa di battezzare a Montecitorio un gruppo parlamentare autonomo grillino senza passare dal gruppo Misto, approdo privilegiato finora degli ex M5S.

Assemblea congiunta dei gruppi M5s mercoledì
Fatto sta che sulla lista nera messa giù a Milano dalla Casaleggio associati, su indicazione dell'ala più oltranzista dei parlamentari pentastellati, ci sarebbero 16 deputati che non sono in regola con le rendicontazioni, ai quali andrebbe ad aggiungersi un gruppo di onorevoli che in questi giorni ha protestato contro le espulsioni e contro la nascita del direttorio a cinque. Proprio le rendicontazioni dovrebbero essere il pretesto per dare il via a questa operazione di “pulizia”: mercoledì la questione delle spese non rendicontate sulla piattaforma ufficiale 'Tirendiconto.it' saranno al centro di un'assemblea congiunta di deputati e senatori che si preannuncia esplosiva.

Fico: nessuno comanderà niente
«Qui nessuno comanderà niente ma cercheremo di dare una mano al movimento affinché cresca ancora di più, è una nuova fase». Così Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza Rai, ha commentato a Napoli la sua nomina nel direttorio del M5S. E ha assicurato: «Adopereremo il nostro ruolo con responsabilità e parsimonia»

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi