Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2014 alle ore 10:08.
L'ultima modifica è del 08 dicembre 2014 alle ore 07:48.

My24
AfpAfp

Le riforme in Francia e in Italia sono insufficienti. Questo quanto sostiene la Cancelliera tedesca Angela Merkel in un'intervista al Die Welt, a una settimana dalla tregua di Bruxelles ai due Paesi per migliorare le finanze. «La Commissione ha ribadito che quanto presentato non è sufficiente. Cosa che condivido», ha detto. La Commissione europea «ha stabilito un calendario secondo il quale Francia ed Italia dovranno presentare ulteriori misure», spiega la Merkel. «Questo è giustificato perché i due Paesi stanno attraversando effettivamente un processo di riforme - sottolinea nell'intervista al Die Welt -. Ma la Commissione ha ribadito anche che quanto presentato sul tavolo fino ad ora non è sufficiente. Parere che io condivido».

La replica del Governo
«Non sta ai capi di governo interpretare le opinioni della Commissione europea. Il Governo italiano non si è mai permesso di dare pagelle su un Paese membro dell'Unione e chiediamo lo stesso rispetto. Nessuno pensa di bacchettare Berlino o dare lezioni ad altri governi. I tempi e la logica sbagliata dei “compiti a casa” sono dietro di noi». Così il Sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, risponde alle considerazioni espresse dalla Cancelliera Merkel in un intervista ad un quotidiano tedesco.

«Non c'è nessuno che fa i compiti e nessuno che esegue, noi siamo impegnati su moltissime riforme e nel risanamento del debito. Piuttosto l'eccesso di surplus della Germania crea problemi. Ognuno metta ordine a casa propria prima di giudicare». Così il sottosegretario Graziano Delrio replica, al Tg1, all'attacco di Angela Merkel. «La crescita è timida - aggiunge Delrio - per i vincoli di austerità per cui non abbiamo abbassato drasticamente le tasse e siamo impegnati a far aumentare l'occupazione».

Le altre reazioni

Speranza (Capogruppo del Pd alla Camera): “Cara Merkel non serve impartire lezioni agli altri Paesi. La vera priorità è cambiare la politica economica dell'Europa”.

Bernini (vice presidente vicario di Forza Italia): “Dopo Istat e S&P, oggi è “frau nein” a cambiare verso ad annuncite Renzi. Premier non incanta più nessuno. Semestre chiude a #zerutituli”.

Capezzone (presidente della commissione Finanze della Camera): sconcerta e delude la distanza tra le parole di Renzi (la sua sfida verbale all'Ue) e i fatti (cioè un suo inchinarsi sistematico ai diktat di Berlino e Bruxelles). Da ultimo il governo ha accettato una correzione complessiva da oltre 6 miliardi, oltre 3 dei quali a danno della riduzione di tasse per gli italiani. Ora, nonostante tutte queste genuflessioni sbagliate, è giunta la pubblica umiliazione da parte della signora Merkel.

Il capitolo russo
La crisi ucraina è solo un esempio della strategia destabilizzatrice della Russia nell’est dell'Europa che coinvolge anche la Moldova, la Georgia e i Balcani occidentali. Ne è convinta Angela Merkel. Sempre nell’intervista pubblicata dal Die Welt la cancelliera tedesco spiega che «Moldova, Georgia e Ucrania sono tre Paesi che hanno deciso di sottoscrivere accordi con l'Ue e per questo Mosca cerca di creare loro difficoltà», tanto che, a suo parere, il presidente russo Vladimir Putin da «non esclude di compiere violazioni territoriali come è accaduto in Ucraina per la Crimea». A prova della sua teoria, la cancelliera ricorda in conflitto in Transnistria (Moldova) e il conflitto «congelato in Ossezia e Abkhazia» (Georgia). «La Russia sta cercando di creare dipendenze economiche e politiche in alcuni Paesi dei Balcani Occidentali», prosegue la cencelliera. Anche se Mosca «non pianifica una aggressione militare a Estonia, Lettonia e Lituania, la Germania è preparata a sostenere i suoi alleati nella Nato», conclude la Merkel.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi