Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2014 alle ore 20:45.
L'ultima modifica è del 14 dicembre 2014 alle ore 21:02.
È da mesi che Nato e Russia litigano sul traffico aereo in Europa. Pochi giorni fa il Cremlino accusava la Nato di destabilizzare i cieli sopra la Scandinavia. A fine ottobre l’Alleanza Atlantica denunciava il sorvolo non autorizzato dello spazio aereo europeo da parte di quasi una trentina di aerei militari russi nel giro di 48 ore: dall'Ue alla Germania le reazioni erano rimaste moderate. Oltre 26 aerei da guerra russi, faceva sapere la Nato, avevano volato su Mar Baltico, Mar Nero, Mare del Nord e Oceano Atlantico, con «potenziali rischi per l'aviazione civile».
Ieri sembra che si sia andati più vicini alla tragedia. Un caccia russo ha rischiato di scontrarsi con un volo commerciale appena decollato dall'aeroporto internazionale di Copenhagen. È quanto ha denunciato oggi l'esercito svedese, precisando che la mancata collisione è avvenuta a sud della città svedese di Malmoe. «Abbiamo avuto conferma dal ministero della Difesa svedese del fatto che il velivolo fosse russo», ha detto un portavoce della Difesa svedese, Johannes Hellqvist. Solo due giorni fa la Polonia aveva denunciato attività militari russe «senza precedenti» nella regione del Mar Baltico. Il ministro della Difesa Tomasz Siemoniak aveva sottolineato come il Paese più colpito fosse proprio la Svezia.
La tensione nei cieli del nord Europa, innescata dall'incremento esponenziale dell'attività degli aerei da guerra russi, non accenna dunque a calare. Formalmente l'aereo di Mosca non ha violato lo spazio aereo dei due Paesi, ha chiarito il ministro della Difesa di Stoccolma, Peter Hultqvist, aggiungendo però che come in altre occasioni il jet russo aveva spento il trasponder, il sistema elettronico di identificazione che lo avrebbe fatto avvistare prima dal radar di bordo dell'aereo di linea. Jet che secondo il quotidiano danese Politiken era diretto in Polonia.
A marzo un’altra mancata collisione, ancora più ravvicinata tra un aereo di linea della Scandinavian Airlines, che arrivò a soli 100 metri (una distanza praticamente nulla in cielo alla velocità media di crociera di 800 km/h) da un altro jet russo. Solo giovedì, il ministro della Difesa polacco, Tomasz Siemoniak, aveva denunciato «l'incremento senza precedenti dell'attività dei caccia della flotta russa del Baltico». Ieri l'omologo estone ha rilanciato rivelando che un aereo da guerra russo ha violato lo spazio aereo Riga.
©RIPRODUZIONE RISERVATA