Le 5 carte che restano in mano a Putin per salvare il rublo e l'economia russa

Un cambio di regime nel breve termine in Russia appare improbabile, ma mai come in questi giorni la stabilità del paese sembra minacciata dalla crisi economica. Quali sono le armi che Putin potrebbe decidere di usare per salvare il rublo?

1. Le 5 carte che restano in mano a Putin / Far finta di niente

Le leggi dell'economia, si dice, non sono congeniali al presidente russo. Né gli si addice dover sottostare ad avvenimenti che non gradisce. Così finora è parso scrollare le spalle di fronte ai danni che il calo del petrolio o le sanzioni potrebbero arrecare alla Russia. Abbiamo le risorse per uscirne, ripete, oppure: i mercati si stabilizzeranno.

Nel discorso alla nazione pronunciato il 4 dicembre scorso, Putin ignorò il petrolio, e si limitò a elencare una serie di provvedimenti a favore della crescita e del rimpatrio dei capitali dall'estero, oltre a minacciare di “far passare agli speculatori la voglia di giocare con il rublo”. Promesse e avvertimenti che non hanno impressionato i mercati: da allora, la fuga dal rublo non ha fatto che aggravarsi. Rubando risorse alla Banca centrale, costretta a spendere ogni giorno milioni e milioni di dollari in sua difesa.

Difficile limitarsi a dire che tutto andrà a posto da solo. Dalla lunga maratona televisiva di giovedì - Putin in collegamento con diversi angoli del Paese - tutti si attendono da lui spiegazioni, e un piano.