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Questo articolo è stato pubblicato il 17 dicembre 2014 alle ore 12:59.
L'ultima modifica è del 17 dicembre 2014 alle ore 22:28.

Procede tra alti e bassi l’esame degli emendamenti alla legge di stabilità. In serata il governo è stato battuto in commissione Bilancio del Senato su un emendamento di Sel a prima firma Uras che destina 5 milioni di euro alle scuole elementari e medie della Sardegna danneggiate dall'alluvione. L'emendamento, con parere contrario di esecutivo e relatore, è passato con un voto di scarto.
Giù l’Irap per gli autonomi
Via libera , poi, anche all'emendamento del relatore alla manovra che prevede un credito d'imposta del 10% per le imprese senza dipendenti. La misura riguarda 1,4 milioni di automi che, non avendo dipendenti, non possono dedurre dall'Irap il costo del lavoro e sarebbero dunque penalizzati dall'aumento dell'aliquota Irap dal 3,5% al 3,9% previsto dalla legge di stabilità. Lo prevede un emendamento del relatore alla legge di stabilità, Giorgio Santini (Pd), presentato in commissione bilancio. Secondo la relazione tecnica che accompagna l'emendamento, il credito d'imposta costa in termini di gettito 163 milioni di euro dal 2016. Approvato in commissione anche l’emendamento che estende artbonus alle attività di fondazioni lirico sinfoniche e teatri di tradizione.
Il governo dovrebbe ridurre il proprio pacchetto di circa 80 emendamenti presentati al ddl Stabilità. Sarebbe questa la soluzione di compromesso dopo un braccio di ferro in commissione che ha rallentato i lavori sulla manovra. A saltare dovrebbero essere prevalentamente le micro misure. Il via libera al ddl stabilità è atteso stanotte in commissione bilancio, con approdo domattina in Aula al Senato.
Stop alla Tasi su case crollate per il sisma all’Aquila
L'anno prossimo i cittadini non dovranno pagare la Tasi sulle case crollate per il terremoto dell'Aquila. Lo prevede un emendamento alla legge di Stabilità approvato in commissione Bilancio al Senato. La norma, spiega Federica Chiavaroli (Ncd) «costa 2 milioni ma è un segnale importante». Ok anche a 25 milioni per la ricostruzione.
Fuori da “minimi” redditi cumulati oltre 20mila euro
Per trovare le coperture ai 163 milioni necessari per finanziare il credito di imposta per l’Irap degli autonomi, si introduce il divieto di cumulo per l’accesso al nuovo regime dei “minimi” (aliquota del 15% e soglie diversificate a partire da 15mila euro per le diverse tipologie di attività). In sostanza le partite Iva con redditi da lavoro dipendente e assimilati prevalenti rispetto al reddito di lavoro autonomo saranno esclusi dal nuovo regime forfettario se la somma dei redditi totali (lavoro dipendente, assimilato e autonomo) supera i 20mila euro. Lo prevede sempre un emendamento del relatore, Giorgio Santini (Pd), presentato in commissione. Quanto al nuovo regime forfettario per le partite Iva la soglia di accesso per i professionisti attualmente fissata a 15mila euro di compensi annui dovrebbe restare invariata, malgrado l’intenzione espressa nei giorni scorsi dal governo di farla salire a 20mila euro.
Credito di imposta anche per fondi pensione e casse privatizzate
Non solo. Arriva un credito d'imposta per le casse previdenziali e i fondi pensione per investimenti che verranno individuati con un successivo decreto ministeriale. Lo prevede un emendamento del relatore alla legge di Stabilità che punta a compensare l'incremento previsto delle tasse sui rendimenti per le casse al 26% (dal 20% attutale) e per i fondi pensione al 20% (dall’11,5%). Il credito d'imposta riguarderà solo chi sostiene investimenti, sull'intero mercato europeo, per finanziare interventi mirati come ad esempio sul welfare o alla riqualificazione di immobili. «La disposizione - si legge nella relazione tecnica - comporta un onere pari a 80 milioni di euro a decorrere dall'anno 2016».
Taglio salario produttività scende a 208 milioni
Scende a 208 milioni di euro il taglio delle risorse da destinare agli sgravi contributivi per la contrattazione di secondo livello legata alla produttività. Lo prevede un emendamento del relatore alla legge di stabilità. La riduzione, inizialmente fissata a 200 mln, era salita a 283 mln nel passaggio alla Camera, mentre al Senato torna vicino ai livelli inizialmente fissati.
Stanotte atteso il via libera della commissione bilancio
Oggi è prevista una vera e propria maratona con il voto e il possibile via libera in nottata da parte della Commissione Bilancio del Senato agli emendamenti presentati dal Governo e ai non pochi subemendamenti già depositati: da quello che precisa la portata interpretativa del Fisco sulla tassazione dei macchinari imbullonati al suolo alla possibile nuova ripartizione dei 500 milioni chiesti al mondo dei giochi e in particolare ai concessionari di Vlt e New Slot. I tempi per trovare nuove soluzioni sono comunque stretti, visto che il provvedimento è atteso giovedì mattina in aula e, secondo quando riferito da fonti di Palazzo Madama, per puntare a chiudere venerdì mattina, con un nuovo voto di fiducia.
In Aula alla Camera da domenica 21
La Legge di Stabilità e la legge di Bilancio approderanno in Aula alla Camera domenica 21 dicembre, con voto finale lunedì 22 in serata. È quanto ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Si tratta, però, viene specificato, di un timing ipotetico, legato ai tempi del Senato. Se Palazzo Madama invierà alla Camera la legge di Stabilità entro venerdì sera, le commissioni competenti di Montecitorio lavoreranno nella giornata di sabato. La Stabilita', quindi, approderebbe in Aula la domenica e lunedì il voto finale
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