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Questo articolo è stato pubblicato il 30 dicembre 2014 alle ore 12:22.
L'ultima modifica è del 30 dicembre 2014 alle ore 12:27.

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Il Consiglio di amministrazione di Alitalia-Compagnia aerea italiana spa ha approvato questa mattina gli ultimi adempimenti per trasferire, dalla mezzanotte del 31 dicembre, tutti gli asset (beni mobili ed immobili, come gli aerei, i dipendenti, il marchio, e i rapporti commerciali in essere) ad Alitalia-Società aerea italiana spa. La nuova società è partecipata da Etihad con il 49% del capitale (e un aumento di capitale da 387 mln), mentre il 51% rimarrà all'Alitalia-Cai tramite la “Midco”. Dopo il passaggio di consegne ufficializzato oggi la nuova società diventerà operativa alla fine dell'anno, un minuto dopo la mezzanotte tra il 31 dicembre 2014 e il 1° gennaio 2015.

Ritorno all’utile atteso per il 2017
A guidare la nuova Alitalia-Sai saranno Silvano Cassano, con la carica di amministratore delegato, e tra gli altri, Giancarlo Schisano, Chief Operations Officer, e Duncan Naysmith (da Etihad) come Chief financial officer. Luca Cordero di Montezemolo sarà il presidente. Tra gli obiettivi prioritari nel breve periodo, il ritorno all'utile nel 2017 (108 milioni di euro con un fatturato di 3,7 miliardi di euro), dopo che dal 2008 si sono accumulate perdite per oltre 1,6 miliardi di euro. Per il 2023 è previsto un utile di 212 milioni di euro e un fatturato di quasi 4,5 miliardi di euro.

Sviluppo prioritario per le rotte a lungo raggio
Il piano di rilancio punta soprattutto a sviluppare le rotte a lungo raggio. Tra i nuovi collegamenti spiccano quelli per Pechino, Shanghai, Seoul, San Francisco, Santiago del Cile e Città del Messico. Per lo scalo romano di Fiumicino, hub di riferimento della nuova Altalia, è prevista l'introduzione di cinque nuove rotte nell'arco dei prossimi quattro anni, mentre i voli a lungo raggio da Milano Malpensa saranno più che raddoppiati, raggiungendo i 25 voli a settimana entro il 2018.

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