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Questo articolo è stato pubblicato il 03 gennaio 2015 alle ore 16:46.
L'ultima modifica è del 03 gennaio 2015 alle ore 18:00.

Dopo la bufera di Capodanno sui presunti assenteisti del pubblico impiego (vigili urbani e autisti Metro a Roma, i netturbini a Napoli), le polemiche rilanciano il piano del governo per l'aggiornamento del sistema dei controlli sulle assenze per malattia nella Pa. Verifiche oggi affidate alle Asl, ma che presto potrebbe passare all'Inps. L'istituto è pronto, assicurano fonti interne: «Per i controlli nell'ambito del pubblico impiego il sistema delle Asl ha a bilancio 70 milioni, noi siamo pronti a farlo alla metà del costo». Risparmio garantito, grazie «ad un sistema di data mining e all'archivio dei certificati online di cui l'Istituto ha la gestione».
Norme omogenee tra pubblico e privato
In tempi di spending review, la posta in gioco fa evidentemente gola all'istituto nazionale di previdenza. Ma poter “scippare” le visite fiscali alla Sanità pubblica che potrebbe avvenire nell'ambito del ddl Madia di riforma della Pubblica amministrazione, spiega la fonte interna, «occorre una modifica anche delle altre regole, per omogeneizzare il sistema di controlli nel pubblico e nel privato», dando spazio al know how Inps che già oggi si occupa delle assenze nel settore privato. L'adozione di un sistema di “data mining” (letteralmente estrazione di informazioni da una banca dati) permette di ottenere la scelta dei soggetti da sottoporre a visita di controllo attraverso un “sistema informatico esperto”, che garantisce oggettività, conservazione e riproducibilità delle azioni effettuate.
La percorribilità dell’ipotesi Inps
La competenza e l'adeguatezza dell'Inps al compito prospettato negli ultimi giorni dal premier Matteo Renzi e dalla ministra per la Pa Marianna Madia e i possibili, forti risparmi per il bilancio dello Stato emersero già nella primavera scorsa, al termine di un'indagine conoscitiva in materia della commissione Affari sociali della Camera. Dopo aver audito l’Inps nel febbraio precedente, ed essendosi l'istituto dichiarato «favorevole alla creazione di un Polo unico della medicina di controllo pubblica e privata» (vantando anche una spesa per i controlli nel privato, «pari a 12 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 22 milioni spesi nel corso del 2013) il documento conclusivo della commissione approvato a maggio 2014 conferma la piena percorribilità della strada indicata dal governo.
«Tempi maturi» per la scelta di un controllore unico
«I tempi sembrano ormai maturi - si legge nella relazione conclusiva dell'indagine conoscitiva «sull'organizzazione dell'attività dei medici che svolgono gli accertamenti sanitari per verificare lo stato di salute del dipendente assente per malattia» - per l'individuazione di un solo soggetto cui affidare lo svolgimento della funzione di controllo in merito alle assenze per motivi di salute, da individuarsi necessariamente nell'Inps. Tale scelta richiede alcune modifiche della normativa vigente che andranno meglio precisate con appositi atti».
Budget mirato delle amministrazioni in caso di maggiori controlli
Il costo del servizio reso dall'Inps nel settore del pubblico impiego «potrebbe trovare risposta nelle cifre già ora stanziate per il medesimo scopo. Si potrebbe valutare un budget annuo complessivo e tale da coprire una quota predefinita di visite di controllo per la Pa, lasciando ad ogni amministrazione la possibilità di integrare tale quota ove risultasse necessario procedere ad un numero maggiore di controlli», prosegue il documento della Camera. «Tale ipotesi consentirebbe di evitare che ragioni di risparmio immediato con conseguente riduzione del numero dei controlli lasci trasparire l'idea di un rallentamento della lotta all'assenteismo», conclude il documento.
Incontro Renzi-Boeri nella caserma di Courmayeur
In giornata il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avuto un lungo colloquio, durato circa un'ora, con il nuovo presidente dell'Inps, Tito Boeri. Secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, l'incontro si è svolto nella caserma degli alpini di Courmayeur dove il premier ha soggiornato nel corso di una breve vacanza con la famiglia. Nel pomeriggio, lasciando Courmayeur, Renzi ha salutato i vertici di Questura, Guarda di finanza e Carabinieri. In serata rientrerà a Roma.
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