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Questo articolo è stato pubblicato il 03 gennaio 2015 alle ore 20:04.
L'ultima modifica è del 03 gennaio 2015 alle ore 20:19.

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La Germania avrebbe cambiato posizione riguardo a una possibile uscita della Grecia dall'euro e sarebbe pronta ad accettarla, dal momento che non teme più il rischio di un contagio ad altri Paesi dell'eurozona. È quanto sostiene il settimanale tedesco Der Spiegel, che cita non meglio precisate fonti del governo di Berlino, secondo cui la cancelliera Angela Merkel e il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble considererebbero ormai accettabile una “Grexit”, considerati i progressi fatti dalla zona euro dalla fase più acuta della crisi nel 2012 ed i rischi limitati per Paesi come Portogallo e Irlanda, che dovettero ricorrere agli aiuti Fmi e Ue. Lo stesso settimanale ritiene inevitabile l'uscita della Grecia dall'eurozona nel caso in cui la sinistra radicale di Syriza dovesse vincere le elezioni anticipate del 25 gennaio prossimo.

Né la cancelleria né il ministero delle Finanze hanno voluto commentare quanto scritto dal settimanale, a metà strada fra l’indiscrezione, il bluff e una velina studiata per aumentare la pressione su Atene. Un portavoce del ministero ha rimandato alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Schäuble, che ha esortato la Grecia a non abbandonare la politica di riforme. Ma «se intraprendesse un altro percorso - aveva detto - sarebbe difficile. Le elezioni non cambiano gli accordi raggiunti con il Governo greco. Ogni nuovo governo dovrà rispettare gli accordi raggiunti da quello precedente».

Intanto il premier greco Samaras ha agitato lo spettro di un default di Atene nel caso Syriza vinca le elezioni del 25 gennaio.

Il nuovo partito di Papandreou
Intanto George Papandreou, ex premier greco ed ex leader del Pasok, il partito socialista che insieme a Nea Dimokratia di Antonis Samaras sostengono il governo di coalizione in Grecia, ha annunciato la formazione di un nuovo partito politico. L'ex premier abbandona cosi il partito fondato da suo padre Andreas nel 1974, pochi giorni dopo la caduta del regime dei colonnelli. Lo stesso Papandreou, spiega che «da domani partecipiamo alla creazione di un Movimento che dovrà dimostrarsi all'altezza della situazione rispondendo alle grandi necessità della Grecia e del popolo greco».

Domenica pomeriggio, secondo i media locali, Papandreou annuncerà ufficialmente la nascita della nuova formazione politica, che parteciperà alle elezioni del 25 gennaio.

Il logo del nuovo Movimento dei socialisti democratici, una rosa rossa con una foglia verde, fa riferimento al simbolo dei socialdemocratici europei ed al tempo stesso contiene i colori del Pasok, fondato dal padre di Papandreou. Profondamente rattristato dalla mossa di Papandreou si è detto il vicepremier Evangelos Venizelos, che ha accusato l'ex premier di voler spaccare il Pasok. Venizelos ha definito il partito «rattristato ma determinato» a fare bene alle prossime elezioni.

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