Attacco a Charlie Hebdo, chi sono le vittime della strage di Parigi
Oltre ai poliziotti e all'economista che scriveva sul settimanale, le vittime predestinate dell'attacco terrorista a Charlie Hebdo erano proprio loro: il direttore e i vignettisti che per anni con il loro lavoro – in nome della libertà di pensiero e della libertà di stampa - avevano rappresentato sotto una luce differente i temi politici, religiosi e razziali francesi e non solo. Vediamo chi erano e perché erano considerati dai terroristi “pericolosi”
2. Le vittime di Charlie Hebdo/Jean Cabut, detto Cabu
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(Afp)
Cabu, 76 anni, ha interpretato i suoi tempi con la sua penna corrosiva per quasi sei decenni, senza risparmiare niente e nessuno, né i presidenti, né l'esercito né la religione, seguendo la centenaria tradizione dei pamphlet francesi. La creazione più longeva di Cabu fu la serie dei «Beaufs», che dipingeva una categoria di francesi lamentosi, razzisti e sciovinisti. Ma sono state le vignette su Maometto pubblicate su Charlie Hebdo nel 2006, tra i suoi lavori più caustici, a causare incessanti minacce di morte nei confronti suoi e della redazione del settimanale. «I vignettisti vivono della stupidità e questa non regredisce» amava dire.
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