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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2015 alle ore 10:43.
L'ultima modifica è del 19 gennaio 2015 alle ore 10:51.

La vittoria del partito di sinistra Syriza alle elezioni di domenica prossima in Grecia assume contorni sempre più nitidi. Il cosiddetto «sondaggio dei sondaggi», vale a dire la media degli ultimi dati raccolti dai 12 istituti demoscopici e pubblicata ieri sul giornale greco Ekathimerini, dà il seguente risultato: Syriza, guidata da Alexis Tsipras, è al 34,7%; il partito conservatore Nuova Democrazia è al 30,2%; i centristi di To Potami sono al 7,0%, il partito di estrema destra Alba Dorata è al 6,2%, mentre i socialisti del Pasok sono al 4,7%. Ancora alta la percentuale degli indecisi, che sfiora l'11%.
Secondo la legge elettorale greca il partito che vince le elezioni beneficia di un premio di 50 seggi nel futuro Parlamento, un bonus volto a garantire stabilità al futuro esecutivo. E sfiorando il 35%, Tsipras si avvicina sempre di più al suo obiettivo di conquistare la maggioranza assoluta dei seggi, così da poter negoziare con la troika (Ue, Fmi, Bce) «senza avere le mani legate» da un alleato di governo.
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