Orrore alla periferia di Città del Messico: almeno tre persone sono morte (due bebè e un'infermiera 25enne) e decine sono rimaste ferite per una potente esplosione di gas che ha devastato un piccolo ospedale materno-infantile alla periferia della capitale. L'esplosione, avvenuta poco dopo le 7 di mattina, è stata causata da una «perdita importante» di gas dal tubo di un camion che stava rifornendo il centro ospedaliero. Tra i 73 feriti, almeno una ventina sono bimbi appena nati. Le gestanti convalescenti e molte mamme hanno protetto con i corpi i loro bambini, salvando così la loro vita.
L'ospedale materno infantile Cuajimalpa, all'estrema periferia orientale della capitale, è stato praticamente raso al suolo. Il camion cisterna è esploso ieri intorno alle 07:15 ora locali, quando fortunatamente nell'ospedale c'erano ancora pochi dipendenti e pazienti. I tre operai dell'azienda Gas Express Nieto, che dal 2007 rifornisce i servizi dell'amministrazione comunale, si sono resi conto del pericolo e, quando hanno capito che non sarebbero riusciti a fermare la fuga di gas, hanno chiamato i vigili del fuoco. A quel punto, le centinaia di persone all'interno, molte allertate dal forte odore di gas, hanno cominciato a uscire; ma proprio a quel punto una forte esplosione ha causato il crollo di quasi l'intero edificio.
I due neonati morti avevano uno tre settimane, l'altro sei mesi. Tra i feriti, nove neonati sono in gravi condizioni, insieme a sette adulti.
Il dolore del Papa per l’incidente all’ospedale
Il Papa ha espresso il suo profondo dolore per le vittime dell'esplosione. Papa Francesco, attraverso il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, ha inviato un messaggio di cordoglio al cardinale Norberto Rivera Carrera, arcivescovo di Città del Messico, e in un tweet in spagnolo invita a «pregare per le vittime e per i familiari perché il Signore conceda loro pace e fortezza».
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