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Papa Francesco parlerà al Congresso Usa il 24 settembre

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Papa Francesco parlerà al Congresso Usa il 24 settembre

New York – Tra le prime volte di papa Francesco c'è adesso anche un appuntamento con il Congresso americano. Il Pontefice ha accettato un invito formale dallo Speaker della Camera americana, il repubblicano John Boehner, a rivolgersi a una sessione a camere riunite del Parlamento statunitense. Un discorso che avverrà il 24 Settembre, in occasione del viaggio del Papa a New York, Washington e Philadelphia.

La notizia - l'intervento di un Papa davanti al Parlamento degli Stati Uniti è senza precedenti - ha destato scalpore ed entusiasmo tra i politici americani di entrambi i partiti. Al contrario di un altro invito di recente deciso da Boehner, al primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu perchè parli a marzo a Capitol Hill sulla minaccia iraniana. In quel caso i leader democratici e la Casa Bianca, non consultati, sono insorti denunciando rischi di interferenze indebite nella politica estera dell'amministrazione di Barack Obama, impegnata in una delicata partita con Teheran tra aperture negoziali da una parte e pressioni per la fine dei programmi nucleari dall'altra. Netanyahu è noto per la linea intransigente con Teheran e per le sue critiche a un disgelo con l'Occidente.

Niente di tutto questo, nessuna ombra di polemica, per Papa Francesco. Il plauso è stato unanime: l'invito era in preparazione da tempo, con un iniziale appello al Pontefice a incontrare il Congresso era partito già lo scorso marzo. “In un momento di grandi turbamenti globali - ha detto il leader della Camera - il messaggio di compassione e a favore della dignità umana del Santo Padre ha smosso persone di ogni fede e provenienza. Siamo pronti ad accogliere calorosamente Papa Francesco a Capital Hill”. Il leader della minoranza democratica alla Camera non è stata da meno. Nancy Pelosi ha fatto sapere che i parlamentari sono “felicissimi” della visita, perchè il Pontefice “ha rinnovato la fede dei cattolici nel mondo e ispirato una nuova generazione, indipendentemente dal credo religioso, a farsi strumento di pace”.

Soddisfazione è stata espressa anche dalle autorità ecclesiastiche americane. “Un grande onore e una tremenda gioia”, è stato come l'Arcidiocesi di Washington ha definito il futuro arrivo del Papa.

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