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Copenaghen, incriminati due presunti complici del terrorista

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«Voleva imitare i killer di Charlie Hebdo»

Copenaghen, incriminati due presunti complici del terrorista

  • –di S.Bio.

Sono stati incriminati i due presunti complici dell'attentatore di Copenaghen arrestati ieri. Lo hanno riferito le autorità danesi. «I due uomini sono accusati di aver aiutato il sospetto a pianificare le sparatorie di Krudttoenden e Krystalgade fornendo consulenza e supporto materiale», ha detto la polizia in un comunicato, senza fornire ulteriori dettagli. Secondo quanto riferisce la Bbc, i due avrebbero aiutato il killer a nascondersi, a reperire e, in seguito, a disfarsi delle armi utilizzate negli attacchi. Secondo quanto ha riferito un avvocato della difesa, entrambi i sospetti negano ogni accusa.

Il responsabile di entrambe le sparatorie, a un convegno e davanti a una sinagoga, è stato ucciso ieri dalla polizia vicino a una stazione ferroviaria. Si tratta di un danese di 22 anni, nato e cresciuto nel Paese, il cui nome è Omar Abdel Hamid El-Hussein, un nome di chiare origini arabe. Pregiudicato, più volte condannato, era uscito di carcere appena 2 settimane fa, dopo un'aggressione aggravata.

Prima la strage di Parigi del 7 gennaio scorso, ora la Danimarca. La libertà di espressione in Europa torna ancora una volta sotto attacco del terrorismo. Sabato a Copenhagen prima una sparatoria con un morto e tre feriti durante un convegno organizzato in ricordo della strage al giornale satirico francese Charlie Hebdo a gennaio. Alcune ore dopo una seconda sparatoria, nei pressi di una sinagoga nel centro della città, con un morto e due feriti.

Jens Madsen, capo dei servizi danesi (Pet), ha dichiarato che la polizia sta lavorando sulla base dell'assunto che i due attacchi di Copenaghen «siano stati ispirati dagli attacchi di qualche settimana fa a Parigi». In entrambi i casi, dopo un primo attacco ad un obiettivo legato a vignette su Maometto, è stato presa di mira la comunità ebraica locale.

Il bilancio del violentissimo attentato avvenuto nel pomeriggio all'interno di un locale dove si svolgeva il dibattito è di un morto - un civile sui 40 anni - e di tre agenti feriti, che non sono in pericolo di vita. All'evento partecipavano tra gli altri l'ambasciatore francese in Danimarca Franois Zimeray e il vignettista svedese Lars Vilks, in passato minacciato di morte per avere pubblicato una vignetta satirica dove aveva raffigurato il profeta Maometto con le fattezze di un cane, e che potrebbe essere stato il bersaglio dell'attacco.

Poi, verso mezzanotte, ancora spari davanti a una sinagoga del centro, che colpiscono una persona alla testa, poi deceduta, e due poliziotti, feriti a gambe e braccia. L’attentatore fugge a piedi e la polizia setaccia l'area, fermando auto, evacuando la stazione di Norreport e invitando i cittadini a non circolare nella zona. Il terrore era esploso poco dopo le 16. Al Krudttoenden cafe, noto locale che organizza concerti jazz, si era da poco aperto il convegno dal titolo «Arte, blasfemia e libertà di espressione». E proprio quando l’ambasciatore francese si apprestava ad introdurre il dibattito, una raffica di colpi di arma da fuoco investiva i presenti. Alcuni agenti di polizia presenti hanno risposto al fuoco, mentre tra i partecipanti al convegno si diffondeva il panico, tra chi fuggiva all'esterno del locale o chi cercava riparo.

Un uomo a volto coperto, probabilmente arabo, che è entrato urlando e sparando: sono alcune delle informazioni sull'attentatore di Copenaghen, secondo le testimonianze dell'organizzatore del convegno in ricordo della strage al giornale satirico francese Charlie Hebdo. L'attacco, racconta ai giornalisti Niels Ivar Larsen, è avvenuto poco dopo la presentazione degli ospiti, tra i quali il vignettista svedese Lars Vilks, uno dei possibili obiettivi, che è fuggito in cucina nascondendosi in una cella frigorifera. Ad un certo punto si sono udite delle urla, probabilmente in arabo, provenire da una stanza adiacente, e una raffica di colpi di arma automatica, 12-15, che ha provocato il ferimento di tre agenti e la morte di un regista 55enne tra il pubblico.

''Sono vivo'', ha scritto subito in un tweet il diplomatico francese. Subito dopo è iniziata la caccia all'uomo. In un primo momento si era parlato di due attentatori che si erano dati alla fuga a bordo di un'auto, poi ritrovata dalla polizia. Ma in serata la stessa polizia danese ha precisato che l'attentatore sarebbe uno solo e ha poi diffuso una sua foto. ''Ritengo che obiettivo dell'attacco fosse Lars Vilks'' ha affermato Helle Merete Brix, una degli organizzatori del convegno.

Secondo il canale TV2, in una finestra del Krudttoenden cafe ci sono almeno una trentina di fori di proiettile, segno della violentissima sparatoria.

Il presidente francese Francois Hollande ha condannato come un ''atto riprovevole'' la sparatoria e ha poi offerto alla premier danese Helle Thorning-Schmidt ''la piena solidarietà della Francia''.

Quattro arresti
È salito a 4 il numero delle persone arrestate dalla polizia danese in un raid in un internet caffe a Copenhagen vicino al luogo del primo attacco terroristico. Lo riferisce il tabloid Ektsra Bladet secondo il quale due delle persone fermate sono un pakistano e, genericamente, un arabo. Sarebbero clienti e non i proprietari dell'internet caffe.

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