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Mancate semplificazioni, commercialisti verso lo sciopero

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FISCO

Mancate semplificazioni, commercialisti verso lo sciopero

La manifestazione di protesta dei commercialisti che si terrà stamattina a Roma, si concluderà con la proclamazione del primo sciopero nazionale della categoria. A indirlo saranno le sette rappresentanze sindacali (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec e Unico) che hanno organizzato la mobilitazione di oggi contro l’eccesso di adempienti fiscali. L’ipotesi cui si sta lavorando è un’astensione articolata su più giorni consecutivi che, molto probabilmente, in prima battuta andrà a colpire la scadenza del 28 febbraio per la dichiarazione Iva 2017. L’obiettivo è dare un segnale forte, ma bisognerà anche vedere come verranno valutate le novità sul calendario fiscale che potrebbero essere inserite nel decreto di fine anno.

Nel mirino dei commercialisti c’è l’eccessiva complessità del sistema fiscale che , secondo la nota diffusa dalle sette sigle sindacali, si traduce in un costo burocratico annuale per imprese e professionisti di oltre 46 miliardi di euro. «Non vogliamo recare danni a nessuno - dice Amedeo Sacrestano, presidente dell’Associazione nazionale dottori commercialisti (Andoc) - ma chiediamo rispetto per professionisti sempre più gravati da adempimenti e sanzioni pesantissime mentre dall’altra parte le sanzioni per l’inefficienza dello Stato sono irrisorie. Ci vuole un’etica della reciprocità».

Sotto accusa ci sono i nuovi adempimenti introdotti dal Dl fiscale che ha cancellato lo spesometro annuale ma ha previsto due nuove comunicazioni trimestrali relative a dati e fatture emesse e ricevute e alle liquidazioni periodiche Iva. «È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso - aggiunge Marco Cuchel, presidente dell’Associazione nazionale commercialisti (Anc) - perché non colpirà i veri evasori, ossia quelli che non dichiarano, ma solo imprese già in difficoltà per la crisi».

«Mi auguro che con il nuovo Governo - dice Gerardo Longobardi, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti che ha aderito ala manifestazione - sia possibile riaprire il tavolo di confronto e che, la prossima volta che saranno prese decisioni così importanti come la moltiplicazione delle comunicazioni, verremo consultati prima»

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