Le nuove procedure che riguardano i mezzi pesanti si inquadrano anche nell’ambito della nuova direttiva europea sulle revisioni, la 2014/45, da recepire entro il 20 maggio adottando e pubblicando le disposizioni legislative necessarie per attuarla. Sul pieno rispetto di questa data non ci sono certezze. Ma ormai Motorizzazione e officine operano fin dal 2015 (con l’avvio del sistema MctcNet 2) tenendo conto di alcune parti della direttiva, anche perché esse non ha introdotto nuovi test.
Uno degli aspetti destinati a cambiare è la classificazione dei difetti riscontrati nel test. Nel caso in cui un veicolo abbia solo «carenze lievi», non sarà necessario rifare la revisione; per «carenze gravi» occorrerà invece il ripristino e superare un nuovo test entro certo termine; per «carenze pericolose» la circolazione è inibita per un periodo di tempo definito, fino a ripristino e nuova revisione.
Sui gas di scarico, fa capolino la possibilità di misurare gli ossidi di azoto (Nox, al centro del dieselgate) e non più solo il monossido di carbonio (CO).
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