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Dossier Attestato di rischio, stop ai furbetti della denuncia in ritardo

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Dossier | N. 509 articoliCircolazione stradale

Attestato di rischio, stop ai furbetti della denuncia in ritardo

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Il trucco era anche raffinato, ma ormai è noto: denunciare un sinistro in ritardo, in modo che sia pagato dopo il cosiddetto periodo di osservazione, ossia negli ultimi tre mesi di validità della polizza, o addirittura dopo la scadenza della copertura. Si ottiene così un attestato di rischio immacolato, da presentare a un’altra compagnia prima che scatti il malus. Ora l’Ivass rimedia, col cosiddetto attestato di rischio dinamico, previsto da un provvedimento in pubblica consultazione dal 10 gennaio. Modifica regolamento 9/2015 e provvedimento 35/2015.

L’attestato dinamico è un processo informatico che attribuisce a ciascun assicurato Rc auto un codice (Iur, Identificativo univoco di rischio) che lo abbina a ciascun veicolo di cui disponga. Lo Iur è visibile da tutte le compagnie. Così anche quelle che hanno preso in carico il rischio senza sapere dell’ultimo incidente possono adeguare la tariffa.

Sull’attestato di rischio c’è una stretta pure nel nuovo regolamento sulle classi di merito (si veda l’articolo principale): il documento vale sempre per cinque anni, ma dopo 15 giorni dalla scadenza della polizza va accompagnato da una dichiarazione di non aver mai circolato dopo tale scadenza.

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