Quale la dinamica della struttura finanziaria del gruppo Aquafil?
Il gruppo conferma di essere in linea, alla fine del 2017, con le previsioni indicate. Quindi il rapporto tra il debito netto e l’Ebitda dovrebbe assestarsi sul livello intorno 1,6 volte. Vale a dire un valore che il gruppo considera di assoluta tranquillità. In generale può ricordarsi che il costo medio del debito lordo nel 2018 è stimato al 2,5%. Si tratta di un target che la società indica come tranquillamente raggiungibile. Riguardo, invece, al tasso fisso e a quello variabile il gruppo vede come positiva un’incidenza al 50% per ciascuno.
Quali gli investimenti previsti
dal gruppo?
Per rispondere a questa domanda bisogna fare riferimento al piano d’impresa 2017-2019. Con però degli accorgimenti. Vediamo. In generale il business plan, sull’intero arco di piano, prevede esborsi cumulati per 81,2 milioni. Di questi 36,8 milioni sono appannaggio dell’aumento/ottimizzazione della capacità produttiva. Poi altri 23,9 milioni sono finalizzati al progetto di Econyl. Infine ci sono 23,9 milioni di maintenance Capex. Ciò detto, tuttavia, deve per l’appunto ricordarsi che, da una parte, l’esborso sugli asset materiali e immateriali in Cina acquisiti da Invista non sono ricompresi nel budget indicato; e, dall’altra, che lo stesso secondo impianto in California (circa 10 milioni di dollari) è al di fuori degli investimenti stessi. Il gruppo, insomma, ha accelerato sul fronte dei Capex. Non solo. Va ricordato che il piano d’impresa stesso, a breve sarà soggetto ad aggiornamento.
Come è avvenuto lo sbarco a Piazza Affari di Aquafil?
Il 15 giugno 2017 i consigli di amministrazione di Space3, Spac quotata sul mercato MIV/segmento SIV, e di Aquafil hanno approvato un’integrazione societaria, da realizzarsi principalmente mediante
fusione per incorporazione di Aquafil in Space3. Aquafil, quindi, è arrivata in Borsa tramite una Spac. L’esordio della società oggetto della “Lettera la risparmiatore” al listino dei Titoli ad alti requisiti (Star) è avvenuto il 4 dicembre scorso.
Secondo quanto riportato dai media locali nel recente passato si è concretizzato lo stato di agitazione nello stabilimento di Aquafil in Trentino. Il risparmiatore esprime la sua preoccupazione rispetto a questa situazione...
La società indica che era in discussione parte del contratto aziendale. La vertenza, afferma sempre la società, è stata chiusa nel dicembre 2017. In tal senso il gruppo, su questo fronte, non vede particolari temi di preoccupazione.
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