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Dossier I.D. Vizzion, così Volkswagen immagina l’ammiraglia…

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Dossier | N. 64 articoliSpeciale Salone di Ginevra 2018, tutte le novità in vetrina

I.D. Vizzion, così Volkswagen immagina l’ammiraglia robot del 2030

ll prototipo, perché di questo per ora si tratta, ha non soltanto forme futuristiche, ma concrete e, grazie a un sistema di guida autonoma di livello 5, non dispone ormai più né di volante né di pedali.
All'interno dell'abitacolo sono, infatti, presenti solo quattro sedili e alcune dotazioni tecnologiche: l'obiettivo della I.D. Vizzion è quello di reinterpretare il modo di viaggiare, abbinando il mondo reale a quello virtuale in una sola esperienza di guida.

Per aprire le porte della Vizzion, ad esempio, basterà uno sguardo: l'auto è, infatti, in grado di riconoscere il viso del proprietario e di sbloccare l'accesso a bordo o al contrario di bloccarlo ai malintenzionati. In aggiunta, il sistema di guida autonoma di livello 5 gestirà tutte le fasi della mobilità dopo che i passeggeri avranno impostato la destinazione tramite controlli semplicemente gestuali o anche vocali. Scanner laser, sensori ultrasonici e radar analizzano la strada rilevando ostacoli, pedoni e altre vetture in circolazione combinando i dati raccolti con le informazioni del “cloud” garantite dalla connettività di bordo.

Durante il viaggio saranno poi selezionabili diverse modalità per rilassarsi, lavorare, giocare o comunicare proprio come se si fosse a casa, mentre dei sensori biometrici rileveranno i parametri vitali dei passeggeri regolando ad esempio la migliore climatizzazione nell'abitacolo.

Sull'auto sono comunque presenti due selettori rotativi che, oltre a poterla fermare in caso di pericolo, permetteranno di regolare il volume dell'impianto audio e di gestire il funzionamento dell'interfaccia con l'utente a bordo.

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