Le novità dell’estate 2018 per chi guida sono la vicenda giudiziaria che ha “azzoppato” il Tutor e il debutto dei controlli antidrogacompleti, direttamente su strada.
Tante altre cose si sono lette e sentite, come l’annuncio di un pacchetto sicurezza che dovrebbe contenere la liberalizzazione dei controlli automatici di velocità nei centri abitati; la sospensione della patente già alla prima infrazione per chi usa il cellulare mentre guida; l’obbligo di usare dispositivi antiabbandono per i bambini allacciati ai seggiolini; maggior trasparenza sull’uso dei proventi delle multe e misure a favore dei ciclisti. Si tratta però dei contenuti di un disegno di legge il cui testo non è stato nemmeno ufficializzato.
Si riaccendono (in parte) i Tutor
Il Tutor – spento a fine aprile dopo la sentenza della Corte d’appello di Roma che lo ha dichiarato frutto di un brevetto contraffatto da Autostrade per l’Italia (anche se la notizia si è diffusa il 29 maggio, influenzando i comportamenti degli autisti a partire da quella data) – viene riacceso in questi giorni su una parte limitata della rete autostradale, in una versione
nuova le cui reali prestazioni e possibilità di estensione non sono chiare.
Il controllo della velocità media, tuttavia, pare destinato a sviluppi importanti: il Dm sulle smart road prevede entro il 2025 la sua adozione su tutte le autostrade e sulle statali di rilevanza europea (rete Ten-T) . Il decreto non è vincolante, ma l’Anas ha già aggiudicato un bando per una maxi-fornitura, aprendo a tecnologie anche diverse da quelle al centro di questa vicenda estiva.
Test antidroga sulle strade
Quanto ai controlli antidroga, il 20 luglio la Polizia stradale ha iniziato a usare un furgone attrezzato per analisi immediate e complete. Non più solo test preliminari e prelievo di campioni di liquidi biologici,da inviare in laboratorio per l’esame decisivo,
ma ritiro immediato della patente.
Sul fronte delle novità solo annunciate, va detto che i disegni di legge, oltre ad essere soggetti a molti emendamenti, non di rado si arenano, a causa anche dei tanti interessi contrapposti. Durante la scorsa legislatura, è accaduto con i principali provvedimenti in materia di sicurezza stradale. Un anno fa, poi, non si è riusciti a concretizzare i ripetuti annunci sulla sospensione “immediata” della patente nei casi in cui si usa il cellulare alla guida. Dunque, occorrerà prima di tutto vedere se le novità prenderanno forma concreta.
La velocità nei centri abitati
Al netto di questo, la misura che potrebbe incidere di più appare l’abolizione dei rigidi vincoli ai controlli automatici di velocità nei centri abitati, oggi limitati alle sole strade urbane di scorrimento (viali a doppia carreggiata con incroci
tutti semaforizzati e sosta vietata) individuate dai Prefetti. Si tratta di vincoli imposti nel 2007 per frenare la tendenza
delle amministrazioni comunali a usare le multe solo per far cassa: ma si è visto che così c’è meno tutela per pedoni e ciclisti.
Ciclisti che sarebbero però soggetti a maggiori rischi se venisse legalizzata in modo indiscriminato una pratica diffusa (e
oggi vietata): pedalare contromano.
Dispositivi antiabbandono
La norma sui dispositivi antiabbandono dei bambini, infine, sarebbe difficile da far rispettare e verrebbe introdotta per
evitare pochi episodi che suscitano (giustamente) emozione. Dimenticando che ogni anno 30-40 bambini muoiono in incidenti
veri e propri, in cui è importante essere correttamente allacciati su seggiolini di qualità.
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