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Dossier | N. 56 articoliElettrica, autonoma e condivisa: ecco come cambia lautomobile

Mercedes EQC: ecco come è fatto il suv elettrico della stella a tre punte

Segna l’inizio di una nuova era per Mercedes. Si chiama, ma non era un mistero, EQC, ed è il primo modello che nasce sotto il brand EQ (Electric intelligence) che, come annunciato 20 mesi fa, si dedicherà solo alla produzione di auto alla spina. Va detto che in realtà non è un vero e proprio marchio in seno a Daimler come è Smart per esempio, ma è una linea di prodotto. Non a caso sulla grande calandra, da rassicurante look “termico” campeggia la Stella a tre punte di Stoccarda.

Mercedes EQC prende le forme è un suv di dimensioni abbondanti ma non enormi: è lunga 4,76 metri e larga 1,88. Si tratta della prima elettrica a lunga autonomia del gruppo tedesco. Daimler è stata pioniera nell’elettrificazione con la classe B e la celeberrima Smart alla spina. Ma EQC punta più in alto con 450 Km e si inserisce nel moderno filone delle elettriche premium con autonomia adeguata a un viaggio autostradale. Mercedes dichiara un valore in linea con i competitor attuali e quelli in arrivo come Jaguar I-Pace, Audi E-tron, pronta al debutto e da poco entrata in produzione, e di Tesla Model X che resta la concorrente principale. I 450 km di autonomia, calcolati secondo il “vecchio” ciclo di omologazione NEDC.

Un valore ottenuto con l’adozione di un pacco batterie generoso con un elemento agli ioni di litio da 80 kWh. La batteria è formata da due moduli contenti 48 macrocelle, più altri 4 da 72 macrocelle ciascuno. In ognuno di questi cluster sono contenute le singole celle a ioni di litio. Non è stato dichiarato il numero ma dovrebbe trattarsi di almeno 6mila elementi, considerando che una Tesla Model 6 ne ospita 8mila. Il voltaggio massimo è pari a 408 V, per una capacità nominale di 210 Ah.

Il pacco è raffreddato con un sistema a liquido ed è collocato sul fondo del pianale secondo uno schema razionale e utilizzato da tanti altri. mercedes ha sviluppato una piattaforma specificamente realizzata per le auto alla spina, con un’operazione simile a quella di Volkswagen che ha ideato l’archiettura Meb (Modularer Elektrifizierungsbaukasten), che modulare come la celeberrima Mqb è messa a punto per le vetture senza motori a combustione.

Per quanto riguarda la trazione ma la nuova la EQC è a tutti gli effetti una 4x4. Questo perché è dotata di due motori elettrici, ciascuno per ogni asse. La potenza complessiva di tale sistema è pari a 300 kW (408 cavalli), mentre il dato della coppia motrice è di 765 Nm. Non è stata ancora resa nota la potenza di ogni motore.

Mercedes ha preferito la tecnologia dei motori asincroni, mentre la maggior parte dei Costruttori di vetture elettriche si affida invece a quelli sincroni. Quello anteriore ha il compito di rendere la marcia il più efficiente possibile, mentre quello posteriore vanta la funzione di boost, quindi nel rapporto tra i due si occupa della parte sportiva di EQC, tenendo presente che lavora proprio con l’asse posteriore.

La vettura passa da 0 a 100 km/h in soli 5,1 secondi e la velocità massima è autolimitata a 180 km/h. L’impatto impatto visivo è convincente, anche se non c’è l’effetto wow per linee rivoluzionarie. L’espressione frontale è rassicurante e moderna al tempo stesso ma non crea meraviglia. Stesso discorso per gli interni, super tecnologici, non segnano un passo avanti rispetto alla produzione attuale anche se la vita di bordo è il massimo dell’esperienza hi-tech.

Troviamo infatti il doppio display lungo la fascia alta della plancia: due schermi da 10,25 pollici, con quello più al centro touch. Stesse specifiche a livello di funzionalità del touchpad piazzato nella porzione centrale della consolle. Elemento che regola essenzialmente i comandi secondari della vettura. Personalizzato secondo le esigenze di una vettura elettrica, il recentissimo sistema multimediale MBUX (Mercedes-Benz User Experience).

Un modello d’infotainment in grado di imparare secondo le abitudini dell’utente, il quale si può interfacciare in modo colloquiale adoperando i comandi vocali. Comandi che si attivano pronunciando la frase «Hey Mercedes», quasi fosse il vostro smartphone. Forse forse sarebbe stato lecito attendersi «Hey EQ».

Il sistema, sviluppato con Nuance, specialista nel linguaggio naturale, ha debuttato su Classe A nei mesi scorsi

La nuova Mercedes EQC sarà prodotta nell’impianto tedesco di Brema. Mentre le batterie sono assemblate in quello di Sindelfingen. Nel frattempo la joint venture Beijing Benz Automotive. sta preparando la produzione di EQC in Cina, per affrontare al meglio la sfida del mercato asiatico dove i giochi vedono la presenza di Geely, primo azionista di Daimler, e proprietario di Volvo e Polestar.

EQC arriverà nei concessionari a metà 2019. Quanto costerà? Ancora Mercedes non ha comunicato i prezzi, tuttavia è plausibile che il listino partirà da almeno 80 mila euro visto che Jaguar I Pace è in vendita a partire da cifre del genere e Audi e-tron si annuncia su livelli analoghi.

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