Sì dall'Aula del Senato al disegno di legge che obbliga a installare dispositivi di sicurezza per evitare l'abbandono dei minori in automobile. I voti favorevoli al testo, senza modifiche rispetto a quello licenziato dalla Camera prima della pausa estiva, sono stati 261 ( un solo astenuto). «Con grande orgoglio» plaude alla misura il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli dal quale arrivano assicurazioni circa lo stanziamento, in legge di Bilancio, delle risorse necessarie «a prevedere un credito d'imposta che aiuti economicamente le famiglie nell'acquisto di questi dispositivi salva-bebè». Il passaggio di oggi «rappresenta una vittoria per milioni di mamme e papà che nel nostro paese ogni mattina accompagnano i loro figli a scuola tra mille frenesie e ampie dosi di stress», commenta in una nota Emanuele Dessì (M5S), relatore al provvedimento a Palazzo Madama.
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Un regolamento ministeriale definirà le caratteristiche e i requisiti tecnologici che questi dispositivi dovranno avere e dunque serviranno diversi mesi, secondo le previsioni, perché la norma approvata diventi effettivamente operativa. Carlo Fidanza (FdI), anch’egli relatore della legge sui dispositivi antiabbandono, si augura adesso che «il governo dia seguito all'impegno assunto, stanziando in legge di bilancio le risorse necessarie a finanziare gli sgravi fiscali affinché questa misura non gravi sulle tasche delle famiglie italiane».
«Se salverà anche soltanto un bambino, sarà valso tutto il mio impegno politico alle spalle. Ne valeva la pena» rivendica con orgoglio la sua prima legge la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.
In attesa dell’entrata in vigore a tutti gli effetti dell’obbligo gli automobilisti possono contare, da subito, su soluzioni funzionali e anche non troppo costose contro le cosiddette «amnesie dissociative» causa nel passato di clamorose morti. Il problema dei minori dimenticati sui seggiolini e esposti soprattutto d'estate a gravissimi rischi, è stato affrontato da tempo in diversi Paesi ma non ancora regolamentato con una normativa comune, come invece avviene per i seggiolini di sicurezza e i loro sistemi di fissaggio.
L'industria è ora alla finestra in attesa di sapere come dovranno essere questi dispositivi e come dovranno essere utilizzati.
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