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Aspettando i “foldable” cinque cose da sapere prima di comprare un tablet

I tablet sono un mercato in lento declino perché il loro utilizzo è ormai relegato a una nicchia e non si sente granché la necessità di aggiornarli spesso come si fa con altri dispositivi. Eppure, possono essere la chiave per cambiare alcune abitudini in maniera radicale e farci fare un salto in avanti per comodità d'uso e disponibilità. Molto, però, dipende dalla nostra voglia di sperimentare e metterci in gioco, perché non tutti hanno ben presente quali siano le possibilità offerte dai tablet oggi e quanti tipi diversi ne esistano.
1. Quale sistema operativo?

La prima domanda che dobbiamo farci quando pensiamo a un tablet è quale sistema operativo vogliamo scegliere. Le prime due opzioni che ci vengono in mente sono Apple iOS e Google Android, ma ormai da molti anni sono disponibili anche dei tablet Windows che possono vantare una grande storia in fatto di programmi di produttività. Uno dei difetti principali dei tablet, infatti, è che non sono tenuti in grande considerazione dagli sviluppatori e quindi il numero di app ottimizzato è molto basso. Sui tablet Windows, se non altro, si possono usare le stesse applicazioni che troviamo su notebook e desktop e se non le troviamo comode tramite interfaccia touch, bastano una tastiera e un mouse/touchpad per avere esattamente la stessa esperienza che si ha su di un notebook. I prezzi dei tablet Windows spaziano dai mini tablet da poche centinaia di euro, poco utilizzabili per scopi lavorativi, agli oltre mille dei tablet più raffinati.
2. Solo giocattoli multimediali o veri strumenti di lavoro?

Un'altra domanda importante da porci è cosa vogliamo farci con il tablet. Non tutti sanno che in questi anni i dispositivi si sono evoluti molto dal punto di vista tecnico e adesso sono abbastanza potenti da far girare anche app molto pesanti come Excel o Photoshop. L'iPad Pro è un mostro di potenza, per essere un tablet, ma il numero di app che lo sfruttano a pieno è ancora limitato. Lo stesso succede con Android, dove però ci sono delle alternative. Il Samsung Tab S4, per esempio, può contare sull'interfaccia DEX che permette di trasformare il desktop di Android in una copia del desktop di Linux o Windows con tutte le comodità che ne derivano quando si lavora con più applicazioni contemporaneamente. Se, invece, si punta su di un tablet Windows di fascia medio/alta, dal punto di vista lavorativo si avrà a disposizione esattamente quello che troviamo su di un notebook tradizionale, ma con la comodità di dimensioni minori (importanti se lavoriamo spesso in aereo) e di poter staccare la tastiera per usarlo come tablet multimediale o per le presentazioni.
3. L'importanza degli altoparlanti frontali
Se ci piace usare il tablet anche per guardare film e serie TV, un accorgimento importante che molti produttori hanno iniziato ad adottare è quello degli altoparlanti frontali stereo. Può sembrare una sciocchezza, ma la fedeltà del suono migliora di molto il piacere di guardare una bella storia senza avere la sensazione che qualcuno di fianco a noi faccia tutte le voci e i rumori invece di sentirli arrivare dalla scena sullo schermo. Anche la qualità dello schermo è importante, ma è ormai impossibile trovare un tablet con uno schermo poco performante dalla fascia media in su.
4. La sicurezza

Con i tempi che corrono, la necessità di tenere un occhio sulla sicurezza informatica non risparmia neanche i tablet. Paradossalmente, in questo caso iOS è rimasto un po' indietro. Nonostante siano numerosi i report di app che accedono in maniera non autorizzata ai dati conservati sul dispositivo, è ancora molto complesso aggiungere livelli di sicurezza al sistema operativo di Apple. Per tablet Windows sono disponibili decine di suite di sicurezza che vanno a coprire qualsiasi casistica e molte sono disponibili anche per Android, con l'aggiunta di una serie di app che fungono da “contenitori sicuri” per l'immagazzinamento dei dati e la gestione di alcune app. Una menzione a parte merita, per questo, il sistema di sicurezza di Samsung, chiamato Knox. Presente nella stragrande maggioranza dei dispositivi già dal momento dell'avvio, permette di separare nettamente i dati lavorativi o, a nostra discrezione, sensibili da quelli delle altre app. Il suo utilizzo comporta qualche clic in più e la perdita di un po' di flessibilità, ma se usiamo il tablet (o lo smartphone) per lavoro è bene buttarci un occhio.
5. E perché non pensare a un dispositivo ripiegabile?
Se vogliamo usare un tablet è perché sentiamo la necessità di uno schermo più grande. Ma se lo scopo è quello di andare un po' oltre i 6 pollici rettangolari tipici degli smartphone, senza dover arrivare ai 10 o 12” di un tablet vero e proprio, forse val la pena considerare quei dispositivi che promettono di rivoluzionare il mondo della comunicazione in mobilità: gli smartphone pieghevoli. Huawei e Samsung hanno appena presentato, rispettivamente, il Mate X e il Galaxy Fold: due dispositivi che montano un display pieghevole in grado di farci passare con un semplice gesto dal tipico smartphone a uno schermo più o meno quadrato da 8”. Raggiungeranno il mercato nelle prossime settimane e i prezzi sono ancora proibitivi, superando anche i 2000 euro, ma se la scocca e gli schermi reggono, potrebbero davvero assestare un duro colpo ai notebook. E se al momento dovessero palesare dei difetti, ricordiamoci che sono i primi di una nuova stirpe di prodotto, nei prossimi anni miglioreranno, diventando più sottili, più leggeri e più potenti.

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