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Dossier | N. 31 articoli Focus China

Design cinese in Italia: inaugurata la mostra “Design Cina” al museo MAXXI

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Le relazioni tra Italia e Cina risalgono a più di 2000 anni fa, quando Chang'an e Roma erano collegate dell'antica Via della Seta, il percorso di contatti e relazioni tra le principali civiltà europee ed asiatiche. Gli scambi si sono poi intensificati nel corso dei secoli successivi quando Marco Polo, Matteo Ricci e Giuseppe Castiglioni sono stati gli ambasciatori che hanno permesso l'approfondimento reciproco di lingue, cultura e commercio lungo l'Asia e l'Europa.

Lo scambio continuo di arte e design tra Cina e Italia ha donato un carattere unico e simbiotico al multiculturalismo tra i due popoli.
Quando il Presidente cinese Xi Jinping annunciò l'iniziativa “One Belt One Road” nel 2013, il pensiero andò subito al ricordo di quell'epoca antica di pace, amicizia e prosperità. Le sue idee sullo sviluppo del commercio, sugli investimenti per i collegamenti di terra e di mare, sugli scambi cooperativi con tutti i paesi lungo il percorso - tra i quali l'Italia - erano destinate a consolidare ancora più strettamente l'amicizia e la coopera-zione tra Italia e Cina.

In occasione della visita di stato del Presidente Xi Jinping, per sugellare la simbiosi culturale, è stata inaugurata al Museo nazionale d'arte contemporanea di Roma la mostra “Design China”.

Sebbene nel mondo antico le contaminazioni tra i popoli fossero più difficili, tuttavia gli scambi culturali tra Cina e Italia furono presenti in modo tangibile nel corso dei secoli passati. Un esempio è la Stele Nestoriana (II anno di Tang Jianzhong, 781 d.C., composta da Shi Jingjing, iscritta da Lyu Xiuyan), che ne descrive la dottrina, il rituale e le attività centocinquanta anni dopo l'introduzione di Jingjiao (così fu chiamato, dopo l'arrivo in Cina, il nestorianesimo, quindi a partire dal IX anno di Zhenguan, il 635 d.C.). Il monaco ne incise il titolo in siriaco antico.

Il 5 ottobre 1970 furono portati alla luce a Hejiacun, nella periferia meridionale di Xi'an, due vasi antichi che contenevano più di mille oggetti riguardanti la Via della Seta. Dai recipienti vennero tratti numerosi utensili in oro e argento, lingotti e piastre di argento, monete d'oro, argento e rame, gioielli e strumenti in agata, vetro, cristallo, giada e oro.

Questa collezione, chiamata “tesori di Hejiacun” comprende anche 39 monete di diversa natura: Kaiyuantongbao della Dinastia Tang, Gaochan-gjili del Regno Gaochang del territorio occidentale, Hetongkaier dell'Imperatore giapponese Gemmei, monete d'argento di Sasan della Persia, monete d'oro romane orientali e molte altre.

I tesori di Hejiacun mostrano una ampia varietà culturale. Oltre alle monete, nella collezione vi è una coppa d'argento con l'ansa a forma di vaso di Sogdia, la coppa dorata di agata dell'Asia occidentale, la coppa d'argento in stile romano, la lunga tazza di giada bianca con foggia persiana e numerosi altri reperti. Tutti questi beni saranno esposti a Roma.

La Via della Seta, aperta da persone illuminate, ha permesso centinaia di anni di relazione tra religioni, popoli, imperi e commercianti lungo l'asse tra Changan e Roma, passando per Istanbul e Venezia. Guardando in prospettiva storica, questa strada fu di fondamentale importanza per lo sviluppo delle civiltà odierne. La cooperazione tra Cina e Italia ebbe in passato il suo massimo apice nel medioevo quando l'artigianato italiano era in posizione di leadership a livello mondiale. Abili mani di mastri d'opera hanno saputo plasmare le migliori materie prime cinesi per dare vita a forme e oggetti che hanno attraversato il mondo allora conosciuto grazie ai mercanti genovesi, veneziani e amalfitani.
Volgere lo sguardo al passato ci permette di comprendere il presente. La trasformazione della produzione nell'industria moderna a Milano e Torino come a Shanghai e Guangzhou ha posto al centro del loro successo il design. E questo è rapidamente diventato il linguaggio comune delle produzioni italiana e cinese. Il design italiano occupa una posizione di spicco nella storia dell'industria moderna e contemporanea e in Cina i consumatori hanno mostrato di apprezzarne molto i prodotti. Il design cinese ha saputo formarsi grazie a queste contaminazioni e ora che è diventato un fenomeno globale deve molto del proprio successo all'Italia e alla lunga relazione secolare tra i popoli.

Negli ultimi anni, sempre più designer cinesi hanno approfittato del palcoscenico della Milano Design Week per mostrare le proprie opere, ottenendo attenzione e consensi entusiasti dal pubblico e dagli esperti. Il progresso del design cinese è stato riconosciuto a livello internazionale, e fa leva sulle capacità di trattare con le differenti culture, del presente e del passato sin dalla Riforma e Apertura.

Le opere di design esposte alla mostra sono quindi la perfetta rappresentazione del popolo cinese contemporaneo che abbraccia una vita migliore.

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