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Dossier In Italia sono benvenute le imprese cinesi

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Dossier | N. 31 articoli Focus China

In Italia sono benvenute le imprese cinesi

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“Invitiamo calorosamente le imprese cinesi a investire nello sviluppo!”. Questa frase è stata senza dubbio la più sentita dai giornalisti durante le loro interviste in Italia, tanto a Roma quanto a Bari, sia che si tratti di amministrazioni regionali o comunali, sia che si stia parlando con funzionari governativi o intervistando imprenditori.

Le imprese cinesi sono attive, solide ed efficienti, arrivando ad essere l'ideale nella scelta di nuovi partner. In una visione fortemente cooperativa delineata dall'Italia, aziende di moltissimi settori tra cui quello turistico, quello inerente alle tecnologie della comunicazione (il cosiddetto 5G), quello aeronautico e quello agricolo guardano con forte interesse allo sviluppo che deriva dalla collaborazione con partner cinesi. L'Italia presenta una fortissima domanda di sviluppo del settore dell'hospitality turistica. Secondo quanto affermato da Francesco Palumbo, direttore generale turismo del Mibact (Ministero dei beni culturali e del turismo), il suo dipartimento gestisce progetti di turismo culturale con il sostegno di numerosi paesi. Il contributo complessivo, pari a più di 600milioni di euro, è stato utilizzato principalmente per la costruzione di infrastrutture per le attrazioni turistiche, per ottenere una maggiore visibilità dei beni culturali italiani su piattaforme digitali e per fornire contributi alle imprese del settore. Palumbo ha dichiarato che questi ultimi possono avvenire sia nella forma diretta di sostegno in denaro alle imprese che in modo indiretto tramite vantaggi fiscali. Sempre secondo Palumbo la possibilità di fornire un contributo alle imprese cinesi potrà avere un importante effetto di attrazione di investimenti in Italia.

La città di Bari spera che le imprese cinesi contribuiscano nello sviluppo del turismo locale. Il sindaco Antonio Decaro ha dichiarato che sono molti i settori collaterali che possono beneficiare dell'intervento delle imprese cinesi, poiché gli investimenti che fossero limitati al solo turismo in senso stretto potrebbero non essere sufficienti per lo sviluppo, in un contesto in cui, ad esempio, i trasporti urbani non sono efficienti e le infrastrutture di collegamento con il resto del paese ancora inadeguate rispetto ai bisogni delle imprese. Bari non è ancora ben collegata con gli hub di arrivi internazionali della penisola, Milano e Roma, e questo limita le potenzialità dell'accoglienza pugliese. Tuttavia, una volta potenziata la rete di infrastrutture e la strategia di offerta turistica, il settore potrebbe svilupparsi in tutto il suo potenziale. In questo scenario Antonio Decaro è estremamente fiducioso: “È con onestà che invitiamo le imprese cinesi a venire e a godere insieme dei profitti dello viluppo del turismo.” Agli occhi di molti osservatori internazionali le aziende italiane appaiono per la maggior parte di grandi dimensioni ma, come sanno bene i cittadini del Bel Paese, in realtà, non è così. La Pmi è il vero cuore dell'economia nazionale. Un esempio sono le decine di piccoli artigiani romani, che possiedono botteghe che sono metà negozio e metà laboratorio. Alcune di esse, tuttavia, ora sono a rischio di chiusura, schiacciate da una concorrenza che fa leva su enormi investimenti che portano a prodotti industriali sempre migliori e sempre meno casi. In Puglia il settore agricolo è molto sviluppato e profittevole, ma anche frammentato e presenta una crescita limitata rispetto al proprio potenziale. Nonostante la maggior parte delle imprese italiane sia di dimensione modesta, hanno un grande potenzia-le e forti possibilità di sviluppo proprio per l'eccellenza e la qualità delle produzioni. Per queste, le collaborazioni con imprese cinesi porterebbero enormi benefici in termini di apertura di mercati e possibilità di investimenti. “Le imprese cinesi sono davvero fantastiche”, ha esclamato il sindaco di Roma Virginia Raggi, profondendosi in elogi verso le aziende cinesi della sua città e sottolineando come sia rimasta particolarmente colpita dalla Huawei. Roma, come noto, è una popolare destinazione turistica, scelta come meta da più di 30 milioni di persone ogni anno e come immaginabile questo lusso ha un enorme impatto sul trasporto pubblico locale. Attualmente l'amministrazione capitolina sta collaborando con Huawei per affidarsi alle tecnologie 5G fornite dal colosso cinese per la realizzazione di un sistema di gestione intelligente dei mezzi di trasporto, tramite big data e cloud computing. Virginia Raggi ha anche affermato che la tecnologia 5G potrà inoltre essere utilizzata per ripristinare l'antico aspetto dei monumenti su video ed immagini digitali, ottenendo così più vantaggi insieme, quali il miglioramento dell'esperienza turistica e la salvaguardia dei monumenti e delle antichità.

I risultati ottenuti dalle compagnie cinesi nel settore dell'aviazione civile hanno già attirato l'attenzione del governo e delle associazioni imprenditoriali italiane. In Puglia vi sono 88 imprese del settore aeronautico, per un totale di più di 7.000 lavoratori e un valore della produzione che ha raggiunto gli 8 miliardi di euro annui. L'aeronautica civile cinese ha compiuto negli ultimi anni grandi progressi ed il velivolo C919 ne è l'esempio. Nella cooperazione italo-cinese le imprese italiane hanno l'opportunità di confrontarsi con quelle cinesi sia per quanto riguarda l'innovazione tecnologica che per la gestione aziendale di queste ultime e, viceversa, alcune aziende cinesi hanno già attivato missioni commerciali per cogliere il potenziale nelle partnership con le eccellenze pugliesi. Vi è una grande soddisfazione degli imprenditori italiani per l'apertura di queste possibilità di collaborazione che aprono mercati e danno l'opportunità di avere una crescita solida e duratura.

Lin Yueran, Hu Wenpeng,
Qiao Shenying, Yang Tao
dell'Economic Daily
e Jiang Xue del China Fashion Weekly

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