Attualmente, a seguito delle profonde trasforma-zioni nell'ambiente internazionale, le riforme interne cinesi stanno vivendo un periodo cruciale. Al fine di limitarne le conseguenze sono stati presi provvedimenti strutturali di riforma. Ciò ha comportato modifiche nella stabilità economica del paese. In questo, tuttavia, ci sono aspetti positivi: la pressione sul mercato è infatti diminuita. Sheng Laiyun, vicedirettore dell'Istituto nazionale di statistica della Cina, ha accettato di concedere un'intervista esclusiva con l'Economic Daily.
Perché si dice che l'economia cinese procede stabilmente?
In questi anni il tasso di crescita dell'economia cinese ha avuto dei cambiamenti, perché allora si parla di stabilità economica?
Sheng Laiyun: Con “stabilità” dell'economia cinese si intende il fatto che il tasso di crescita continua ad essere positivo:
i cambiamenti del tasso di crescita economica sono relativamente stabili e la velocità di crescita trimestrale degli ultimi
anni non ha subito forti oscillazioni. Nel 2018 il Pil della Cina è stato superiore ai 90 mila miliardi di renminbi, con una
crescita in prezzi comparabili del 6,6%, realizzando l'obiettivo prefissato di una crescita del 6,5%. Nei quattro trimestri
del 2018 la crescita è stata rispettiva-mente del 6,8%, 6,7%, 6,5%, e 6,4%. L'oscillazione è stata minima, in un intervallo
dal 6,4% al 7,0%, mostrando una stabilità di crescita abbastanza elevata.
In secondo luogo, la situazione occupazionale è generalmente stabile. Nell'intero 2018 ci sono stati 13,61 milioni di nuovi
posti di lavoro nelle aree urbane cinesi, raggiungendo l'obiettivo annuale del 123,7%. Indagini condotte nei centri urbani
a livello nazionale mostrano che il tasso di disoccupazione oscilla tra il 4,8% e il 5,1%. La stabile situazione occupazionale
è dovuta in alla rapida crescita di un'economia in continua espansione. Oltre a tutto questo, il commercio e gli investimenti
esteri hanno superato le aspettative. Nel 2018 le importazioni e le esportazioni totali di merci cinesi hanno raggiunto un
valore di 300,5 miliardi di yuan, superando per la prima volta i 30 trilioni di renminbi con un incremento del 9,7% rispetto
all'anno precedente. L'avanzo commerciale è stato pari a 2330,3 miliardi di yuan, in calo del 18,3% rispetto all'anno passato.
Il commercio di servizi si è sviluppato rapidamente e le esportazioni degli stessi sono aumentate del 14,6% su base annua
registrando il più alto tasso di crescita dal 2011, mentre le importazioni di servizi sono aumentate annualmente del 10%.
Sullo sfondo di un forte calo degli investimenti transfrontalieri globali, la Cina ha effettivamente utilizzato investimenti
esteri per 135 miliardi di dollari, con un incremento del 3% rispetto all'anno precedente.
Negli ultimi anni, la curva del tasso di crescita trimestrale del Pil cinese appare approssimativa-mente come una linea retta
orizzontale. Vi sono alcuni che mettono in discussione la veridicità dei dati e che persino ne attribuiscono la responsabilità
al dipartimento statistico. Cosa ne pensa di questo problema?
Sheng Laiyun: Dal 2015, per 16 trimestri consecutivi, il tasso di crescita del PIL cinese ha oscillato in un intervallo ristretto
che va dal 6,4% al 7,0%. Tali piccole fluttuazioni non sono state facili da raggiungere. Questi risultati sono frutto della
stabilità e della resilienza delle operazioni economiche cinesi.
Dopo otto anni la Cina è passata con successo ad una crescita a velocità medio alta. In una situazione in cui la domanda e
l'offerta sono guidate dall'industria dei servizi e dai consumi, la crescita economica è stata stabilizzata e resa sostenibile.
Dal 1979 al 2017, il Pil cinese è cresciuto ad un tasso medio annuo del 9,5%, la crescita annuale media del gettito fiscale
è stata del 13,8% e l'utile totale delle imprese industriali è aumentato del 13,2% all'anno.
Nel 2018 il PIL cinese è aumentato del 6,6%. Nello stesso periodo il consumo di energia elettrica e il trasporto ferroviario
di merci hanno registrato un incremento dell'8,2% e del 9,1%, portando alla creazione di più di 13 milioni di posti di lavoro.
Ciò non sarebbe stato possibile senza una crescita economica superiore al 6%.
In che direzione avanza l'economia cinese?
Nel 2018 la stabilità dell'economia cinese ha fatto dei passi in avanti, ma in che direzione?
Sheng Laiyun: Quando si parla di progresso di un'economia stabile si fa riferimento ai successi ottenuti nell'aggiustamento
strutturale e nell'innovazione.
In primo luogo, vi sono dei progressi nel riforma-re la struttura dell'offerta.
In termini di “rottura”, la Cina nel 2018 continua a portare avanti importanti tagli nella sua capacità produttiva e le diminuzioni
nella produzione di carbone e acciaio sono state raggiunte prima del previsto. L'utilizzo della capacità produttiva nazionale
è stato pari al 76,5% del totale, valore abbastanza alto per gli ultimi anni.
In termini di “stabilità”, nel 2018 le spinte allo sviluppo sono state fortissime. Il numero degli attori sul mercato è aumentato
consistentemente: 6,7 milioni di nuove imprese sono state registrate a livello nazionale, ovvero 18.400 al giorno, con un
aumento del 10,3% rispetto all'anno prima. La nuova offerta è cresciuta con rapidità, il valore aggiunto delle nuove industrie
manifatturiere strategiche è cresciuto dell'8,9% rispetto all'anno precedente. Gli investimenti nelle industrie manifatturiere
ad alta tecnologia e nei servizi high tech sono aumentati rispettiva-mente del 16,1% e del 12,9%, con una crescita di 6,6
e 7,4 punti percentuali in più rispetto alle altre industrie manifatturiere e di servizi. In termini di “calo”, nel 2018 i
costi per ogni 100 yuan in entrata per le imprese ad alto fatturato sono stati di 83,88 yuan, con una diminuzione di 0,2 yuan
rispetto all'anno passato.
In secondo luogo, ci sono stati progressi nell'affrontare le “tre grandi sfide”: sicurezza sociale, lotta alla povertà e prevenzione
dell'inquinamento. I risultati delle misure per la sicurezza sociale sono diventati evidenti. Entro la fine del 2018 il debito
dei governi locali era pari a un miliardo e 389 milioni di yuan con un tasso di debito pari al 76,6%, inferiore del 100/120%
rispetto allo standard di allerta internazionale. Sommando a questo il debito del governo centrale, pari a 14,96 miliardi
di yuan, si ottiene un tasso di debito governativo del 37%, relativa-mente basso nel panorama mondiale: inferiore del 60%
rispetto alla soglia d'allarme dell'Unione Europea e più basso di quello delle principali economie di mercato e dei mercati
emergenti. Anche il coefficiente di leva macroeconomica si sta stabilizzando. Nel 2018 il numero di poveri nelle campagne
del paese è diminuito di 13,86 milioni, 280 contee sono uscite da una situazione di povertà e 2,8 milioni di persone si sono
reinsediate con successo. Il lavoro di assistenza alla povertà nell'occupazione, nelle industrie e nell'istruzione ha ottenuto
importanti risultati e il reddito degli abitanti delle regioni più povere cresce rapidamente.
Evidenti sono anche i risultati nel campo della prevenzione dell'inquinamento. Nel 2018 la percentuale di giorni con una buona qualità dell'aria in 338 città-prefettura e superiori è stata del 79,3%, alzandosi di 1,3 punti percentuali rispetto all'anno precedente. La concentrazione di PM 2,5 è diminuita del 9,3% rispetto allo stesso periodo del 2017. Per quanto riguarda la struttura produttiva, nel 2018 il settore terziario è cresciuto più rapidamente del settore seconda-rio di 1,8 punti percentuali, occupando il 52,5% del Pil totale, con un aumento di 0,3 punti percentuali sull'anno precedente e con un contributo di crescita del Pil pari al 59,7%. Nel 2018 il valore aggiunto delle industrie manifatturiere ad alta tecnologia è salito dell'11,7%, diventando il 13,9% delle industrie ad alti introiti. Allo stesso tempo quello delle industrie produttrici di attrezzature è aumentato dell'8,1%, superando la crescita di tutte le imprese ad alti introiti. Il miglioramento dei consumi è stato costante ed è aumentata la proporzione del consumo di servizi. Nel 2018, il consumo di servizi pro-capite in Cina ha raggiunto un valore di 8781 yuan, crescendo del 12,5% e arrivando ad occupare il 44,2% dei consumi totali della popolazione, con un aumento di 1,6 punti percentuali rispetto all'anno prima. Nel 2018 il reddito disponibile delle persone ha avuto un incremento reale del 6,5%, in linea con l'aumento del Pil e arrivando a superare la velocità di crescita di quest'ultimo. Le imprese ad alti introiti hanno avuto una crescita nei loro profitti totali del 10,3% rispetto all'anno precedente. Le entrate del bilancio pubblico nazionale hanno raggiunto i 18.335,2 miliardi di yuan.
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