Di fatto,i controlli automatici sulle infrazioni stradali diventano possibili anche su chi non ha l’assicurazione obbligatoria Rc auto o circola con la revisione scaduta. Dopo anni in cui si sono susseguite norme che lo hanno stabilito ma non erano applicabili, ora un parere del servizio Polizia stradale del ministero dell’Interno pare aprire la strada a una soluzione che eluderebbe i problemi sollevati sin da novembre 2011, quando entrò in vigore la prima norma sui controlli Rc auto.
Il parere non è vincolante: non è una circolare (che vincolerebbe tutti gli organi di polizia, sui quali il ministero ha poteri di coordinamento in base all’articolo 11 del Codice della strada), ma solo la risposta a un quesito inviato dalla Polizia locale di Casale Monferrato (Alessandria). Ma tra gli addetti ai lavori se n’è già avuta notizia, per cui la prassi “suggerita” dal ministero potrebbe prendere piede.
In sostanza, il parere ministeriale conferma l’attuale impossibilità di effettuare controlli automatici veri e propri (mancano apparecchi omologati o approvati specificamente, per vari problemi, si veda «Il Sole 24 Ore» del 19 settembre 2017). Ma subito dopo si indica quella che potrebbe essere letta come una via d’uscita.
Infatti, senza omologazione o approvazione per il funzionamento completamente automatico, ciascun apparecchio può essere utilizzato solo come supporto agli agenti, indicando loro i veicoli che potrebbero non essere in regola. La pattuglia dovrebbe quindi accertare l’infrazione fermandoli e controllando i documenti. Ma, visto che spesso è impossibile intimare l’alt, il parere ministeriale arriva al punto più importante: dice che il controllo dei documenti può essere sostituito da una verifica sulle banche dati della Motorizzazione.
Dunque, non sarebbe necessario invitare il proprietario del veicolo a mostrare i documenti in un ufficio di polizia (si veda la scheda a sinistra). Proprio tale invito è stato per anni motivo di attrito fra organi di polizia e ministero delle Infrastrutture e trasporti, perché sposta aggravi di lavoro e responsabilità. Ora il parere della Polizia stradale dribbla il problema.
Se aggiungiamo che non di rado nella prassi si adduce nei verbali l’impossibilità di fermare un veicolo anche quando sarebbe possibile e che la verifica alla Motorizzazione è quasi sempre superflua (gli apparecchi rilevano che un veicolo non è in regola perché agiscono sulla stessa banca dati), arriviamo a una situazione in cui il sanzionamento può diventare di fatto automatico.
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